04 dicembre, 2014

ORIZZONTE DI FUOCO di James Rollins e Grant Blackwood

Trama:
Sudafrica, 1900. Per sfuggire all’avanzata degli inglesi, alcuni soldati boeri si nascondono in un immenso labirinto di gallerie sotterranee. Credono di essere al sicuro, e invece, l'uno dopo l’altro, contraggono un morbo sconosciuto e muoiono fra atroci sofferenze. La Storia li dimenticherà e la loro fine rimarrà un mistero…
Russia, oggi. Da diversi anni ha lasciato l’esercito, eppure l’ex ranger Tucker Wayne è ancora il migliore nelle operazioni di salvataggio. Ed è a lui che il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti affida una missione d’importanza cruciale: prelevare dal suo laboratorio in Siberia Abram Bukolov – uno scienziato di fama mondiale – e portarlo fuori del Paese. Bukolov infatti è il padre di una nuova, devastante arma biologica, ed è necessario nasconderlo in un luogo segreto prima che altre persone possano mettere le mani sulla sua invenzione. Ma quello che il governo americano non sa, e che Tucker scoprirà sulla propria pelle, è che un gruppo di uomini potenti e senza scrupoli è già sulle tracce di Bukolov… L’unica soluzione è scortare lo scienziato nel cuore dell’Africa, là dove la vita sulla Terra ha avuto inizio e dove è sepolta la chiave per neutralizzare la minaccia biologica. Mentre il tempo scorre inesorabile, il destino del genere umano è nelle mani di Tucker Wayne.
 
 
Inizia ufficialmente con questo romanzo una nuova saga sempre collegata al filone della Sigma, ma stavolta il personaggio è un mondo a sé con una squadra a sé che preferisce non legarsi a nessuna agenzia governativa.
La sua squadra è composta da due validi elementi, Tucker, ovvero lui stesso, ex ranger che sa rivelarsi tanto abile quanto spietato all’occorrenza e Kane, un pastore belga Millinois, un soldato a quattro zampe a tutti gli effetti. I due vivono ed operano in totale simbiosi.
La comparsa del simpatico duo è già avvenuta in una precedente avventura della Sigma da cui ora si distacca, anche se non completamente, forse in previsione di nuove esaltanti collaborazioni.
Qui Rollins collabora con un altro autore, Grant Blackwood e devo dire che se inizialmente i due stili sembrano distinguersi, durante lo snodarsi della trama anche tra gli autori si crea una perfetta simbiosi, quasi come tra Tucker e Kane.
Come sempre, nei romanzi di Rollins, la storia si fonde con la scienza e il passato con il presente e tutto il racconto gira intorno alla teoria di LUCA, ovvero Last Universal Common Ancestor, cioè l’Ultimo Antenato Comune Universale che spiega o spiegherebbe l’origine della vita, il seme da cui sono state generate tutte le creature viventi, il sistema che avrebbe permesso le forme di vita sul nostro pianeta a ridosso tra due ere, quella dove ogni forma di vita era improponibile e quella in cui le condizioni iniziarono a divenire compatibili.
Se l’argomento LUCA vi interessa ed anche incuriosisce il cane soldato, lanciatevi nella nuova avventura attraverso le sempre avvincenti pagine di questo romanzo.
Buona lettura
By Lisa

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