28 luglio, 2014

AMNESIE A PARIS - VELIA RIZZOLI BENFENATI


Come evoca il titolo, protagonista di questa storia è l’amnesia di Claudio, giovane professore universitario italiano che da tempo vive a Parigi. E’ stato lo stress ad indurgli un crollo psicologico ed è così che Claudio ha perso la memoria e non riesce a ricordare nulla di se.

Accanto a Claudio c’è sempre Javier, non un semplice inquilino ma il suo compagno, peccato che a Claudio sembri solo un estraneo benché premuroso e paziente.

Claudio e Javier si sono conosciuti all’università, il primo stava facendo l’Erasmus e il secondo era fidanzato con una ragazza ma, da compagni di studio sono diventati compagni di vita; sono 15 anni che stanno insieme eppure Claudio non ne ha idea, si sente come ingabbiato e vorrebbe fuggire ma Javier non ha dubbi su dove trovarlo. In una serata primaverile, a un mese dal crollo di Claudio, Javier inizia a raccontargli a poco a poco di loro, come si sono conosciuti, innamorati e così via. Non tralascia nemmeno le spine nel fianco perché, ovviamente, tra loro non sono state sempre e solo rose e fiori.

Javier teme di aver perso per sempre il suo amore ma, non vede altri oltre a Claudio per cui si dice pronto ad aspettare il tempo necessario, benché le sue speranze vacillino. Dal canto suo, Claudio vorrebbe recuperare i suoi ricordi, re innamorarsi di questo uomo tanto paziente che riesce a suscitargli emozioni nonostante l’oblio dell’amnesia.

Riusciranno i due a ritrovarsi? Lascio a voi scoprirlo.

Una storia d’amore intensa e non convenzionale ma dolce e profonda, una Parigi che non mi è sembrata mai così romantica nonostante la malinconia dei personaggi.

Un romanzo breve ma ricco, mi è piaciuto molto ed era quello di cui avevo bisogno.


25 luglio, 2014

UNA VITA A COLORI - MARA BOSELLI


Protagonista di questo romanzo è Alice, una giovane mamma single, insegnante di lettere classiche. Una sera, un po' per curiosità e un po' per insonnia, decide di entrare in una delle tante chat in circolazione e, dopo i primi contatti dai soliti tipi sopra le righe - per non dire altro - , viene contattata da un certo color_painted (e già questo nick mi ha fatto pensare al titolo del romanzo). C'è subito sintonia tra i due ma, passate le due del mattino decidono giustamente di salutarsi ma anche ritrovarsi l'indomani, stessi nomi ma meno tardi!

Il chatter entrato nella vita di Alice è Fabio, un suo concittadino 36enne, giornalista spiritoso ed intellettualmente stimolante.

Alice è una donna che ha sofferto molto nella sua giovane vita ma è andata avanti, è appassionata e si spende nel lavoro e in famiglia come madre, figlia, sorella e cognata ma ciò non le basta più, l'amore le manca e Fabio è la novità che le serviva.

I giorni passano, le conversazioni diventano quasi routine, poi arrivano le foto, le telefonate, perchè poi non un caffè? Fissato l'appuntamento, però, Alice ha un'incidente... riuscirà a rimanere in contatto con Fabio? Scoprite voi il se e il come.

La copertina mette serenità ed ha contribuito assieme alla trama a farmi decidere di leggere questo romanzo, di certo non me ne sono pentita.

I pensieri di Alice sono alternati ai dialoghi in chat o via e-mail e sms, per cui la lettura è scorrevole e mai pensante nonostante i capitoli non siano brevi.

Sono esperta nella comunicazione su chat e social, come ormai tutti o quasi al giorno d'oggi, per cui la storia di Alice mi è sembrata familiare ed ho voluto vedere come andasse a finire per lei. Bene, posso dire che la sua inizia più che finire e, al giorno d'oggi, è già molto.

23 luglio, 2014

TACCO 12, ADDIO! - LEANNE BANKS


Amelia è stata lasciata dallo storico fidanzato Harry quando pensava di convolare a nozze e la cosa l'ha distrutta perchè è cresciuta plasmandosi in base ai gusti di lui.

A livello professionale invece, Amelia è il jolly dell'azienza Bellagio, viene mandata ovunque ci siano rogne e non è da meno l'incarico come assistente personale dell'anziana capostipite Lillian, nella ridente Florida.

In questo contesto lavorativo-vacanziero, Amelia si imbatte in Jack, un misterioso affarista di bella presenza che non farà fatica a sedurla.

Amelia decide di lasciarsi un po' andare e godersi quella che sembra un'avventura estiva, peccato che al ritorno ad Atlanta, alla sede principale della Bellagio, si ritrovi davanti proprio Jack, per giunta nel consiglio di amministrazione della società.

Amelia si sente presa in giro da Jack che non le aveva detto dei suoi scopi con la Bellagio e cerca di evitarlo per un po', l'attrazione tra i due è però troppo forte per essere ignorata e così, scontrandosi tornano a vedersi e iniziano a conoscersi davvero. Jack non le ha detto anche altro, riuscirà Amelia ad accettarlo?

Una lettura gradevole e leggera, diciamo da ombrellone e adatta al periodo.

21 luglio, 2014

CONTRATTO FINALE - JENNIFER PROBST

Dopo Contratto indecente, Contratto fatale e Contratto di passione, eccoci all'ultimo episodio di questa saga familiare dalle tinte che vanno dal rosa al rosso hot.

Questa volta è il turno di Giulia Conte, sorella maggiore della protagonista del precedente capitolo sella saga, tra tutte le Conte la donna in carriera ormai alla guida de "La dolce famiglia", l'azienda dolciaria di famiglia.

Anche Giulia ha provato il suo incantesimo d'amore ma questa volta solo su insistenza della sorella Carolina, l'ha fatto senza alcuna intenzione, chissà se funzionerà con lei come con le altre!

Intanto un uomo entra prepotentemente nella vita di Giulia ed è Sawyer, un amico di suo cognato Max interessato a fare affari con La dolce famiglia. Chi ha letto la saga intera lo avrà conosciuto nel libro precedente, infatti in tutti i romanzi si ripete un certo iter, i personaggi del capitolo successivo vengono anticipati nel precedente e tutti, quindi, sono legati tra loro.

L'attrazione tra i due è istantanea e sorprende entrambi, non perderanno tempo a darle sfogo ma, poi? Riusciranno a lavorare comunque insieme secondo voi?

Anche in questo caso (chi ha letto i libri precedenti lo sa) la signora Conte, madre di Giulia, ci mette lo zampino e forza un matrimonio tra i due, convinta delle sue ragioni. Riusciranno Giulia e Sawyer ad essere davvero marito e moglie? Scopritelo voi, assieme al resto.

Una lettura piacevole, più lungo degli altri, più hot ( nella saga il livello passion via via si innalza) ma allo stesso tempo introspettivo nei confronti dei protagonisti. Per me che non amo il genere erotico, diciamo accettabile nonostante le numerose scene di passione.

15 luglio, 2014

Un pizzico di... daikon e okra


Riecco me, Stefylu,  al turno per la rubrica "un pizzico di..." e stavolta ho deciso di parlarvi di un paio di cibi conosciuti di certo davvero poco in Italia, ossia l'okra e il daikon. 
Non li conoscevo nemmeno io, ma da quando, un paio di anni fa sono diventata vegetariana, ho iniziato a provare nuovi cibi.

Partiamo dal daikon (di cui avevo parlato già mesi fa nel mio blog).
Il daikon è una radice commestibile bianca conosciuta come ravanello bianco o ravanello giapponese.
Daikon significa “grossa radice” e in effetti sembra una gigante carota bianca.
Può infatti raggiungere una lunghezza di 20-35 cm e un diametro che può arrivare fino a 10 cm.
In Italia è poco conosciuto mentre più noto nel Regno Unito dove viene chiamato mooli. Il ravanello coreano è una variante del daikon giapponese, meno lungo e di colore verde chiaro. Usato in tanti paesi asiatici, in casi di carestia del riso, il daikon, insieme ad altre poche verdure, viene considerato l'alimento sicuro e alternativo.
E' un alimento a bassissimo contenuto calorico: 100 grammi di radice forniscono solamente 20 kcal. E’ ricco di minerali come calcio, potassio, ferro, magnesio e fosforo e di vitamine come quelle del gruppo B e vitamina C.
Contiene due molecole detossinanti: il sulforafano e l’I3C (indolo-3-carbinolo). Il primo agisce contro i batteri del tratto gastrico e del colon svolgendo un’azione antibiotica e anti-gonfiore; il secondo, invece, migliora il metabolismo degli estrogeni, quindi ha un importante ruolo nelle prevenzione dei tumori ormono-dipendenti.
Al daikon sono attribuiti meriti nello scioglimento dei depositi di grasso in eccesso e costituisce un valido aiuto contro i disturbi epatici. Utilizzato in fitoterapia, il daikon vanta forti proprietà diuretiche, drenanti e depurative delle vie urinarie. Usato crudo ha un’azione mucolitica ed è indicato per le malattie dell’apparato respiratorio.
Ha spiccate proprietà disintossicanti e diuretiche, facilita la digestione ed è utile per chi soffre di ritenzione idrica, cellulite e ristagni adiposi.
Il daikon grattugiato favorisce la digestione di alimenti fritti o comunque ricchi di grassi: non a caso, il consumo del daikon viene consigliato proprio a fine di un pasto iperlipidico.
È indicato in caso di inappetenza, digestione lenta, meteorismo e gonfiore intestinale.Viene, inoltre, consigliato contro nausea e vomito.
Si può consumare crudo in insalata e ha un sapore simile al ravanello, oppure cotto, aggiunto nelle minestre, nelle frittate o nei soffritti. Si consiglia mangiarlo crudo: è  più ricco di principi attivi, ma può essere marinato in aceto di mele o meglio in acidulato di humeboshi (un condimento diffusissimo in Giappone che deriva dalla pressatura e fermentazione delle cosiddette prugne umeboshi, che in realtà sono albicocche).

Potete segnarvi tante ricette col daikon leggendo qui : http://www.ricercadiricette.it/c/daikon.html

Ora parliamo dell'okra, detta anche gambo o quiabo .
E' una pianta che fa parte delle malvacee, coltivata in Asia e fornisce frutti che sono consumati in Africa e India.
Ha una radice ricca di mucillagini usata come emolliente in sostituzione dell'altea. I fusti del gombo (come di molte malvacee) sono invece macerati e lavorati per fornire una fibra tessile nota come fibra di gombo.
Cercando un clima caldo in Italia lo troviamo coltivato in Sicilia. Quindi se capitate da quelle parti non mancate di cercarlo e assaggiarlo, perchè, oltre ad essere a basso contenuto di calorie, contiene abbondanza di vitamina del gruppo A e C, tiamina, B6, acido folico, riboflavina, calcio, zinco e fibra alimentare.
Il frutto ha internamente una mucillagine che tiene controllato l'assorbimento degli zuccheri nell’ intestino tenue e ha molte qualità superiori che determinano la buona salute del tratto gastrointestinale. Il surplus della  mucillagine viene rilasciata dall'organismo negli espletamenti corporali. Combatte il colesterolo e le tossine metaboliche e della bile, facilita la propagazione di batteri buoni denominati probiotici e ha proprietà lassative, lenendo l’ intestino irritabile e le ulcere.
E' anche molto indicato in gravidanza proprio per la ricchezza di acido folico che è essenziale nella formazione del tubo neurale del feto durante il periodo di 4-12 settimane di gestazione.
L’abbondante acqua contenuta impedisce la stitichezza, gas e gonfiore all’addome.
In cucina bisogna saperlo trattare per ottenere pietanze squisite e quindi eccovi un link utilissimo con tanto di foto passo a passo: http://it.wikihow.com/Preparare-l%27Okra

Quanti di voi hanno già assaggiato piatti  base di daikon o okra?

10 luglio, 2014

IL MIO PICCOLO PRINCIPE - ANNA GAVALDA


Billie si trova nel mezzo della natura col suo amico Frank, lei ha un braccio messo male e lui non riesce a muoversi e poco dopo perde i sensi. Nell'attesa che passi la notte, rivolgendosi alle stelle, Billie rievoca il suo rapporto con Frank.
Entrambi erano emarginati sin da bambini, si sono trovati alle medie e solo prima che finissero hanno stretto amicizia, grazie ad una commedia da rappresentare insieme.

Billie ha un linguaggio da ragazzaccia, è lei che racconta la loro storia per cui verbi e punteggiatura non seguono le regole della grammatica, il tutto appare come un lungo flusso di coscienza.

Ad un certo punto la stessa vita di Billie e Frank sembra una commedia, i due si perdono durante l'adolescenza per poi ritorvarsi in modi bizzarri.

Diventati giovani adulti, finalmente sono realizzati nel lavoro e vivono a Parigi come sognavano eppure a loro manca il senso di famiglia, le loro infanzie sono state diverse ma ugualmente difficili infatti.

Ma come ci sono finiti lì sperduti e mezzi rotti? Bisogna arrivare verso la fine per capirlo.

Anche la loro, in fondo, è una storia d'amore perchè l'amore può essere di mille forme come sappiamo.

Il titolo, come potrete supporre, si ispira al capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, anche in questo caso le stelle nascondono misteri e vita, in un certo senso.

01 luglio, 2014

Da una donna per le donne



 
 

Reduce da un corso di psicologia svoltosi presso l’Accademia Imago e rivolto alle donne e alle dee interiori che guidano il nostro cammino, ho deciso di dedicare questo editoriale a tutte le donne che affrontano la vita in modi diversi.

Fragili, forti, sole o in compagnia  e con interessi spesso diversissimi, siamo tutte guidate da archetipi di dee greche a noi note dalla mitologia. Ci sembrano distanti, eppure ognuna di loro possiede caratteristiche che abbiamo anche noi, perché sono dee molto “umane” e quindi imperfette. Come siamo meravigliosamente imperfette noi.

Scopo del corso era il confronto tra archetipi diversi di donne, comprendersi a vicenda con totale assenza di giudizio, per creare una “sorellanza” in contrapposizione alla famigerata competizione femminile.

Mi son così ritrovata in questo cammino (il corso si intitolava appunto Il cammino della dea) che mi ha portata non solo ad una maggiore scoperta di me stessa e della dea che mi guida, in realtà anche più d’una, ma alla totale comprensione delle altre così diverse da me per scoprire che la diversità non pone necessariamente su rive opposte, ma può invece creare fattori indispensabili per “completarsi”.

E comportamenti femminili che prima non mi piacevano ed avevo serie difficoltà ad accettare, li ho rivisti sotto una luce nuova. Ho imparato ad osservare con tenerezza e non con rifiuto ciò che non mi aggrada.

Protagonista mai nominata eppure onnipresente: la dignità. Riscoprirla, perché fa parte di noi anche quando decidiamo a nostro discapito di seppellirla, non può che farci bene e insegnarci ad amare noi stesse, così come siamo, ma anche predisposte a quei cambiamenti necessari per vivere al meglio il viaggio della vita.

Tutte così diverse tra noi eppure in alcuni casi anche simili, ci ha accomunato la voglia di metterci in discussione, di apprendere l’una dall’altra tramite il proprio bagaglio di esperienza, sempre diverso, ma illuminante. Perché il confronto è sempre costruttivo ed è l’incapacità di rapportarci  che lo trasforma in affronto.

Ma noi donne abbiamo grandi potenzialità e quando uniamo le nostre forze e impariamo la difficile arte della condivisione, possiamo davvero diventare imbattibili.

Perché come canta Fiorella Mannoia in una nota canzone: “…è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo un altro sì."

Da donna a tutte le donne… e se questo “sì” iniziassimo a dirlo a noi stesse?
 
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