20 gennaio, 2013

NUOVO GIVEAWAY!!!!!!!!!!

Buongiorno e buona domenica a tutti.
Oggi inizia il nostro nuovo giveaway!!!


Per uno di voi, una copia di DIARIO DI BORDO, gentilmente offerta dall'autrice CINZA VIGLIETTI.

editore: Phasar Edizioni
pagine: 174
isbn: 978-88-6358-142-3
anno: 2012
prezzo: 18€

Potete leggere la recensione QUI e l'intervista all'autrice QUI


Regaleremo una copia di questo libro a chi, commentando SOLO sotto questo post, rispondera alla domanda;  
Quale aspetto del vostro carattere avete la sensazione che vi blocchi?
Il vincitore verrà scelto da noi in collaborazione con l'autrice.


Regolamento:
1- Commentare solo sotto questo post entro e non oltre il 1° febbraio.

2- Aggiungersi come followers.  

3- E' gradita, la diffusione di questo gioco quindi che esponiate nel proprio blog, sito o altro vostro spazio virtuale,  il banner del giveaway (salvate l'immagine sul vostro pc e inseritela in un gadget foto).


 Buon giveaway a tutti!!!

18 gennaio, 2013

recensione: VITTIME DEL PECCATO - BRENDA JOYCE



Siamo a New York nel 1902, il romanzo si apre con l'omicidio di una giovane donna, sembra opera di un serial killer che ci ha provato in precedenza con altre due giovani. Sul posto arriva Francesca, giovane investigatrice diventata tale un pò per caso, ex amante del commissario Rick Bragg e ora fidanzata col suo fratellastro Colder Hank.
Il killer, denominato Coltello per l'arma che usa si fa via via più spietato, i sospetti si sprecano tra ex mariti, fidanzati e pretendenti eventualmente offesi delle vittime, è qualcuno che odia le donne, soprattutto quelle che ritiene a suo avviso delle traditrici e, quindi, poco di buono.
Presa dall'indagine Francesca si troverà a coinvolgere spesso il suo fidanzato e questi finirà con lo scontrarsi, inevitabilmente, con la figura del suo fratellastro Rick con cui è da sempre in competizione e di cui ritiene Francesca ancora innamorata. Colder è stato in passato un donnaiolo, è lo scapolo più ricco della città, conteso da molte donne e così mal visto dai genitori di Francesca tanto che suo padre, ad un certo punto, rompe il loro fidanzamento in cui non aveva riposto mai granchè speranza.
I guai per Francesca non sono solo a livello sentimentale, il killer le ha lanciato una sfida perchè sa chi è e cosa fa e siccome vede anche lei come una traditrice, la sua stessa vita verrà messa a rischio.
Riusciranno Francesca e Colder a coronare il loro sogno d'amore se il sentimento che provano è davvero sincero? Riuscirà Francesca a risolvere anche questo caso senza farsi del male? Lascio a voi scoprire il se e il come nel caso.
Tra amori non corrisposti o taciuti, passioni espresse o represse, pressioni esterne, inganni, riconcialiazioni e gelosie il romanzo è ricco di sentimento ed ha notevoli sfumature rosa nonostante il giallo di fondo. Soprattutto la passione si affaccia più volte ma, più come sentimento che come atti veri e propri.


15 gennaio, 2013

UN PIZZICO DI...

CIOCCOLATO!!!
Poteva una drogata di cioccolato come me, non lasciare un segno cioccolatoso in questa rubrica??
Certo che no!
Lo so, le feste natalizie sono appena finite, pranzi e cene ci hanno devastato, i chili di troppo ci perseguitano ma che vita è senza un dolcetto una volta tanto? 


Rotolo alla Nutella

Ingredienti (dosi per 1 rotolo):
  • 200 g di zucchero
  • 3 uova
  • 130 g di farina
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci
  • 50 ml di latte
  • Nutella q.b. (almeno 250 g)
  • Zucchero a velo q.b.
Preparazione:
1. Mescolate le uova con lo zucchero con la frusta fino a far gonfiare per bene il volume. Unite piano piano la farina mescolata al lievito continuando a montare. Incorporate il latte continuando a montare fino ad ottenere un composto morbido.
2. Foderate di carta forno la leccarda e versatevi il composto livellandolo fino a coprire tutta la teglia. Infornate in forno preriscaldato a 220° C e cuocere per al massimo 10 minuti lasciando dorato e alquanto bianco il rotolo.
3. Sfornate e rovesciate la pasta biscotto su un altro foglio di carta forno e spalmatevi la nutella a piacere. Con molta cautela e aiutandovi con la carta forno, arrotolate la pasta biscotto e chiudetela in una pellicola. Mettete in frigorifero per almeno 1 ora per farla rassodare. Servite tagliata a fette spolverizzando con lo zucchero a velo.

fonte: Butta la pasta

Buon appettito!!!!





10 gennaio, 2013

INTERVISTA A CINZIA VIGLIETTI AUTRICE DI "DIARIO DI BORDO"



Buondì. Ho di recente pubblicato qui sul blog Amiche scrittrici la recensione di “Diario di bordo”, libro scritto da Cinzia Viglietti a cui ho posto alcune domande inerenti al suo libro e alla sua esperienza con la terapia transgenerazionale. Di seguito potrete leggere le interessanti risposte.


In questa sede anticipo  che una copia del libro “Diario di bordo”, gentilmente offerta dall’autrice, sarà a giorni  disponibile per un giveaway qui sul nostro blog.
QUI la recensione


By Lisa
INTERVISTA:
         1)   Diario di bordo è una guida adatta a tutti, ma che nasce dalla tua esperienza sulla    terapia transgenerazionale.



Come e quando hai intrapreso la strada della terapia transgenerazionale?




Vorrei darti la risposta che mi viene di getto: l’ho chiesta e mi è arrivato! Credo che però in questo modo molte persone mi assocerebbero alla corrente new age estremista. Allora cerco brevemente di raccontare come ci sono arrivata. Innanzitutto la mia passione per la psicologia è nata con me, non ricordo un età in cui ho incominciato ad interessarmene, ricordo solo che da sempre ho letto e mi sono documentata in merito. Poi per problemi di salute mi sono trovata a trascorrere un periodo in ospedale in un reparto dove la maggior parte dei pazienti aveva sclerosi multipla, fibromialgia o sindromi che colpivano muscoli o nervi. Chiacchierando con le compagne di sventura o scoperto nei loro racconti alcune analogie. Era il lontano 1998. Da questo è nato il mio interesse e una forma di idea sul transgenerazionale, che ha preso forma solo molti anni dopo quando io per prima ho lavorato su me stessa per migliorare la mia condizione fisica.

Ho avuto la fortuna di incontrare un terapeuta molto particolare con il quale ho fatto le costellazioni familiari e ho interrotto alcune eredità transgenerazionali. Con lui ho incominciato anche il mio percorso di studi.


2)      Avevi provato altre strade da percorrere? Se sì, quali? E in che modo ti sono sembrate inefficaci rispetto alla transgenerazionale?

Sicuramente ho percorso altre strade, ma non sono inefficaci, tutte le strade sono utili se ci permettono di stare meglio, ci manca però sempre la comprensioni di alcuni meccanismi per cui ricadiamo in determinati errori o si ripetono delle sventure, benché a noi sembri di aver cambiato qualcosa. Attraverso il transgenerazionale abbiamo anche modo di comprendere gli archetipi familiari in cui siamo e pertanto possiamo migliorare il rapporto che abbiamo con le persone che ci circondano, sia all’interno della famiglia, che nei rapporti di lavoro o con gli amici.

La meditazione ci aiuta a rimandare un problema, ma lo lascia latente dentro di noi senza risolvere il conflitto alla radice. La ripetizione di un mantra può migliorare alcune mappe concettuali, ma a volte non è mirata per la mappa concettuale che stona in noi. La legge di attrazione esiste, ma solo se ho ripulito le mappe concettuali. Ti faccio alcuni esempi, ma ovviamente ne potrei fare molti altri, insomma tutto quello che rappresenta un percorso può aiutarci a stare meglio, però dobbiamo prima ripulirci perché sia veramente efficace.


3)      Illustri con estrema chiarezza le reazioni tipiche di chi è oppresso, scontento e a disagio. Reazioni che si riflettono inevitabilmente sugli altri, soprattutto su chi vive più vicino. Poi con l’esempio base della stessa situazione, dimostri come un comportamento diverso si rifletta non solo sugli altri, ma riesce persino a cambiare, a volte in modo radicale, la situazione stessa. Queste situazioni sono il frutto di esempi reali o le hai elaborate con attenzione al solo scopo di rendere più chiaro l’argomento?


Hai mai notato che nella vita ci sono persone che ascoltano e persone che parlano? Ebbene io sono dalla parte di quelle che ascoltano e soprattutto nell’ultimo anno, dopo che ho fatto i corsi su queste tecniche, le persone sentono la forza e mi si appoggiano sempre di più. Ho raccolto semplicemente cambiamenti frutto del mio percorso e delle persone che hanno fatto il corso con me. Poi ho visto le persone che ascoltavano i miei consigli migliorare la loro vita. Non ho dovuto inventare molto, ho usato pezzi di vita miei e delle persone che mi circondano o che hanno fatto parte per un attimo della mia vita.

4)      Ci sono casi che non hanno risposto adeguatamente alla terapia?


Normalmente chi non è pronto abbandona dopo la prima volta. Sono pochi, risolvono il primo problema, un dolore o uno stato d’animo e poi evitano di andare oltre… ma è giusto così, sono cose che si devono affrontare solo se si è pronti a farlo. Il fattore positivo è che puoi non fare molto ma sicuramente non puoi fare male, pertanto il vantaggio è questo, non si rischia di fare male a nessuno!

    

5)      Quando hai scritto Diario di bordo, che tipo di reazione da parte del lettore hai immaginato?    


Io credo che “Diario di bordo” sia solo un libro di partenza e non di arrivo. Volevo solo che il lettore si fermasse e alzasse la testa, imparasse a lasciarsi stare e a vedere un po’ le cose belle della propria vita. Molti argomenti infatti sono solo sfiorati, come il simbolismo dei sintomi, ma non volevo assolutamente che diventasse un trattato. Volevo solo scuotere emotivamente il lettore e spingerlo a comprendere un po’ di più i meccanismi limitativi della propria vita.


6)      Ho trovato molto interessante, quasi illuminante, la prima parte del libro e il modo in cui tratti l’attacco di panico dai tempi preistorici a quelli odierni. Nella preistoria, il protagonista “ascolta” il suo attacco di panico e addirittura lo usa per salvarsi. Nel tempo attuale invece lo sopprime come può, aiutandosi spesso con psicofarmaci. Pensi che il progresso abbia influito a ingigantire le nostre fobie, i nostri punti deboli?


Credo che l’uso sfrenato della razionalità ci privi della nostra capacità istintuale. Se pensiamo per un attimo che riconosciamo il mondo per simboli che attivano archetipi prima ancora di passare nel nostro cervello razionale, come possiamo pensare di sacrificare tutto ciò in nome della razionalità. L’equilibrio assoluto dovrebbe essere tra istinto, emozioni e razionalità. Infatti è lì che risiede il vero messaggio all’universo che viene realizzato!


7)      Il cambiamento inizia da noi. Lo ripeti nel tuo libro e per molti è una verità sconcertante. Per altri è semplicemente un’assurdità. Si tende a difendere il proprio stato, rifiutando il cambiamento. Pensi che il non voler cambiare sia una forma di insicurezza o di presunzione?


Innanzitutto il nostro cervello, come spiego nel libro, teme il cambiamento perché la novità lo spaventa. Poi purtroppo siamo educati alla causa /effetto Errore/punizione, pertanto diventa difficile accollarci le colpe di qualcosa. Poi subentra l’orgoglio. Ma soprattutto incide moltissimo il fatto che siamo così focalizzati su tutti i torti che subiamo e siamo così pieni di rabbia, che siamo cechi verso ogni altra strada che non sia quella di alimentare rabbia e ripassare mentalmente le recriminazioni.

La difficoltà maggiore è proprio interrompere questo meccanismo, poi il cambiamento è possibile e si alimenta da solo dai risultati che otteniamo e dalla serenità che incontriamo!


8)      Se una persona refrattaria al proprio cambiamento ti chiedesse un buon motivo per acquistare il tuo libro, che cosa risponderesti?


Le persone refrattarie al cambiamento lo sono soprattutto razionalmente ed è per questo motivo che io ho puntato molto sulle situazioni, perché bypasso la razionalità è raggiungo il lettore su un piano simbolico ed emotivo. E’ questo il motivo per cui lo stanno leggendo tutti senza rifiutarlo. Se avessi solo spiegato dei meccanismi e degli atteggiamenti, tutte le persone scettiche lo avrebbero rifiutato a priori. Siccome è impossibile non riconoscersi almeno in qualche situazione e non percepire il cambio di prospettiva a livello inconscio ancor prima che a livello razionale, non c’è persona refrattaria verso la possibilità di stare meglio.

Non resta che augurarti in bocca al lupo per “Diario di bordo” e grazie per la disponibilità.

Grazie a te e buon cambio di prospettiva a chi deciderà di leggere il mio libro!

01 gennaio, 2013

La coscienza non è solo di noi umani!


-Mahatma Ghandi sosteneva: "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui si tratta gli animali".
 

-Leonardo da Vinci scrisse: "Verrà un tempo in cui considereremo l'uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo".

Salve a tutti e Buon Anno da me,Stefylu e da tutti noi di questo blog.
Fare questo editoriale all'inizio di un nuovo anno tocca a me e farlo in un anno che dovrebbe essere  speciale secondo certe antiche popolazioni, come momento di grandi cambiamenti per tutti, mi ha portato a ricercare un argomento che ha molto a che fare con una mia scelta degli ultimi tempi. Non ve la svelo perché forse la intuirete alla fine del post.
E per cominciare anche se vi tedierò riportando alcune cose , vi devo dire che mi sono andata a fare un ripasso del significato della parola "Coscienza" in Wikipedia :
-Coscienza, in ambito neurologico, è lo stato di vigilanza della mente contrapposta al coma.

-Coscienza, in ambito psicologico, è lo stato o l'atto di essere consci, contrapposta all'inconscio: esperienza soggettiva di eventi o di sensazioni.
-Coscienza, in ambito psichiatrico, come funzione psichica capace di intendere, definire e separare l’io dal mondo esterno.
-Coscienza, in ambito etico, come capacità di distinguere il bene e il male per comportarsi di conseguenza, contrapposta all'incoscienza.
-Coscienza, in ambito filosofico, ha assunto nel corso della storia della filosofia significati particolari e specifici distinguendosi dal termine generico di consapevolezza, attività con la quale il soggetto entra in possesso di un sapere.
-Autocoscienza, come riflessione del pensiero su se stesso.
In antichità per coscienza s'intendeva uno stato di sintonia interiore fra tre centri che si pensavano come indipendenti e  che quindi questa sintonia portava l'uomo alla ragione. Oggi si sa che la coscienza è un vero e proprio processo dinamico protratto nel tempo in cui si attua la capacità di comprendere ciò che accade intorno e dentro se stessi, permeando la nuova conoscenza con la vecchia, assumendo la consapevolezza del tutto e indirizzando l'esistenza al bene.

Quante cose sono cambiate nei secoli nella considerazione che l'uomo ha dell'animale? L'uomo ha evoluto le sue idee?
Sì, ma peccato che alla fine pensa sempre che debba avere il predominio sulla natura e quindi anche sugli animali.
Ci sono varie prove della coscienza degli animali... anche gli sperimentatori che lavorano negli stabulari con i ratti, affermano che questi animali riconoscono e cercano di interagire col loro “proprietario di gabbia”  quando fin da subito lo riconoscono dalla voce, tanto che si chiede, all’uomo, di restare il più neutro possibile, pena l’invalidità dell’esperimento. 

Eppure il 7luglio uomini che guidano i mezzi d'informazione hanno preferito dare poco e niente risalto alla notizia siglata da un gruppo di scienziati, alla presenza di Stephen Hawking, la “Dichiarazione di Cambridge sulla coscienza”, la quale afferma che gli animali sono coscienti e consapevoli allo stesso livello degli esseri umani.
Per adesso la lista comprende tutti i vertebrati e, tra gli invertebrati, il polpo.

Spero che dopo questa prova provata, la nostra evoluzione continui in questo senso e si prenda noi tutti completamente coscienza che l'animale non ha solo l’istinto, che si contrappone alla ragione umana, ma ha una sua proprietà seziente e pensante.
Bisognerà cambiare norme, leggi e regole e crearne di vere per il diritto degli animali e non solo per la loro difesa, ma credo che in primis è il nostro pensare che va modificato dalla base.
Leggevo di quello che mi pare già un passetto avanti perché, dopo un’attesa lunga quasi 70 anni,  siamo molto vicini all'approvazione della legge di ridefinizione dei rapporti in condominio. Infatti una norma è inserita nel testo approvato alla Camera su una riforma al riguardo, dove , all’articolo 1138 del Codice civile, dal titolo “regolamenti di condominio”, si dichiara che in nessun modo può essere bandita la presenza degli animali domestici. 

 Quindi è stato inserito un comma nuovo di zecca all’articolo sopracitato, laddove si pone in risalto all’articolo 16 della riforma del condominio come “Le norme del regolamento non possono porre limiti alle destinazioni d’uso delle unità di proprietà esclusiva né vietare di possedere o detenere animali da compagnia”. 
Da notare, secondo me, che questo testo  è passato ottenendo un solo voto contrario e quindi voglio credere che l’ultimo ok del Senato sarà una pura formalità.

Quasi sono contenta che gli animali possano a volte riuscire a vendicarsi delle malefatte di noi uomini, ma lo sappiamo che non possono citarci in tribunale per le stesse e difendersi.

Mi auguro di cuore che fiocchino a raffica nuove formazioni di movimenti per l'affermazione dei diritti dei non-umani.

Vi lascio alle vostre riflessioni con foto che parlano di storie di amicizia fra animali di diverse specie... storie spesso indissolubili fino alla morte.


Questa storia per iniziare credo valga per tantissime altre ed è da vedere video qui: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=eTUIfHyHQRs 
E' l’amicizia tra un gigante orango e un piccolo anatroccolo la cui curiosa vicenda è stata filmata e postata su Youtube da un visitatore di uno zoo.
L’orango aveva notato, infatti, un piccolo anatroccolo, che molto probabilmente era stato abbandonato dalla madre che cercava di mantenersi a galla, con molta difficoltà, proprio nel suo stagno.Il possente orango stacca una foglia e gliela porge, sperando che il piccolo uccello riesca a beccarla e attaccarsi.L’orango riesce alla fine ad afferrare l’anatroccolo e poggiarlo sull’erba. E  quello che forse poteva sembrare un gesto spaventoso e terrificante quando poco dopo lo ha ripreso e se lo è avvicinato al muso quasi volesse mangiarlo, si è rivelato  solo un modo per assicurarsi, più da vicino, che il piccolo animale stesse bene.
L'uccellino Peeps sembra quasi uscito dalla storia di Luis Sepulveda che ha ispirato il cartone"La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare".
Infatti nel Michingan questo pettirosso preferisce trascorrere il suo tempo accovacciato sulla schiena dei gatti.

Questa foto mostra uno strano legame nato fra un gatto e un delfino nel Parco acquatico 'Theater of the sea', nelle isole Keys, vicino la Florida. Ma i gatti non avevano paura dell'acqua?


Da qualche anno su una spiaggia del lago di Van,in Turchia, tra un gatto e una volpe si è instaurato un legame di amicizia vera e speciale tra un gatto e una volpe. Un'amicizia iniziata con la condivisione di un pasto a base di pesce lasciato lì da un pescatore, dopo cui ogni giorno condividono tutto.Qui il video:
http://www.youtube.com/watch?v=hoDarqpr1wc

 


Nel maggio del 2011, in un tg padovano, fu data notizia di una gattina rimasta cieca poco dopo la nascita, abbandonata in un garage e adottata da una ragazza che viveva con una cagnetta bastardina di due anni, di nome Ida, e due gattini. La cosa bella della storia era che la cagnetta si prende cura di Emi e la guida ovunque. La accompagna a passeggiare, a mangiare, a bere e diventa iperprotettiva con chi avvicina la gattina, mentre ha un rapporto piuttosto distaccato con gli altri due gatti che vivono nella stessa casa, come se comprendesse che  Emi è il componente più debole della famiglia. La cosa curiosa è  che Ida ha preso alcune abitudini che sono tipiche dei gatti, come quella di leccarsi il pelo tutte le sere prima di addormentarsi.

 Questi sono , Suryia l'orango e Roscoe il cane in South California.
“La prima volta che si sono incontrati, Roscoe era stato trovato abbandonato ed appena entrato nella gabbia, Suryia gli è corsa incontro. Immediatamente i due hanno iniziato a giocare e da allora non si sono più lasciati.” – dichiara un dipendente della riserva - ”Solitamente i cani sono spaventati dai primati!


Credo che sia solo questione di voler prendere atto di certi dato di fatto, fra cui che noi uomini ne abbiamo da imparare dagli animali!

Buon 2013 a tutti ...
★˛˚˛*˛°.˛*.˛°˛.*★˚˛*˛°.˛*.˛°˛.*★Buon*★* 。*˛.
˛°_██_*.。*./ ♥ \ .˛* .˛。.˛.*.★*Anno Nuovo*★ 。*
˛. (´• ̮•)*.。*/♫.♫\*˛.* ˛_Π_____.♥ a te ♥ ˛* ˛*
.°( . • . ) ˛°./• ‘♫ ‘ •\.˛*./______/~\*. ˛*.。˛* ˛.*。
*( .’•’. ) *˛╬╬╬╬╬˛°.|田田 |門|╬╬╬╬╬*˚...da Stefylu


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