25 aprile, 2013

UNO SPLENDIDO DISASTRO - JAMIE McGUIRE

Abby sembra un'innocente matricola trasferitasi dal Kansas con la sua migliore amica America mentre Travis sembra il classico cattivo ragazzo da evitare. Travis vive con il cugino Shep piuttosto che al campus e, così,
quando Shep e America si mettono insieme, inevitabilmente Abby e Travis vengono in contatto, lui è un gran donnaiolo e Abby non ha nessuna intenzione di essere la sua prossima preda per cui iniziano a beccarsi ma, instaurano una strana amicizia. Alla fine Travis non è così male, è protettivo e molto intelligente per cui una buona spalla per Abby.
Ma, solito dilemma, si può essere davvero solo amici se si è di sesso opposto ed etero?
Entrambi sembrano provare qualcosa l'uno per l'altra eppure si respingono rimbalzandosi come palline da ping pong, quando Abby inizierà ad uscire con Parker le cose si complicheranno tra voci fasulle e gelosie.
Quando si arrenderanno all'evidenza dei loro reciproci sentimenti, però, le cose si complicheranno, il passato di Abby tornerà nella sua vita e travolgerà anche Travis come lei temeva.
Tutti hanno una propria storia, i propri segreti e alla fine Abby e Travis non sono poi così diversi per certi versi, spesso le cose non sono quelle che sembrano.
Tira e molla si susseguiranno tra le coppie tra avventure e disavventure, riuscirà l'amore a trionfare nonostante tutto? Lascio a voi scoprirlo.
Un romanzo giovane ma adatto a tutti, scorre come se si stesse vedendo un film, appassionante e piacevole sebbene ci siano momenti di tribolazione per i protagonisti o addirittura di fastidio per alcuni loro comportamenti.
L'autrice riesce a sorprendere più volte, quando tutto sembra deciso ecco che qualcosa smuove di nuovo gli equilibri e si spera e congettura sugli sviluppi.
Letto quasi tutto di fila, fa sperare e sognare al tempo stesso.


22 aprile, 2013

L'AMORE E' UN DIFETTO MERAVIGLIOSO - GRAEME SIMSION

Esce oggi in libreria questo romanzo Longanesi che ho letto in anteprima.
Don è docente di genetica all’Università di Melbourne, ha 39 anni ed avendo scoperto che gli uomini sposati sono in genere più felici di quelli single e grazie al matrimonio vivono più a lungo ha deciso di trovare la compagna della sua vita. Incontri vari sembrano non andare mai bene per cui, da uomo di scienza, decide di investire tempo e risorse nel Progetto Moglie. Tale progetto prevede che le donne compilino un dettagliatissimo questionario per essere obiettivamente valutate da Don che, in questo modo, pensa di trovare la donna perfetta per lui.
Per caso Don si imbatte in Rosie, dall'aspetto punk e apparentemente una semplice barista notturna, incasinata e completamente distante dall'ideale di donna che Don ha in mente.
Rosie ha un problema, cerca il suo vero padre e si affida all'esperienza e alle possibilità che ha Don quale genetista di grande fama. Perchè Don ci tiene tanto al Progetto Padre da trascurare il Progetto Moglie? Rosie è l'opposto di quello che cerca eppure con lei sta bene, riesce a scoprire nuove cose di se ed è innegabilmente molto bella. Sarà Don a capire che forse, la donna che cerca è quella che l'accetta così come è, ovvero ossessionato dalla precisione e dalla programmazione e che forse, in virtù di certe sensazioni si può smussare alcune delle proprie sfaccettature senza però, stravolgersi completamente.

Non voglio dirvi altro per lasciarvi poi scoprire tante altre cose di Don, Rosie e dei personaggi che gravitano loro attorno.

Davvero bello, l'ho letto quasi tutto d'un fiato perchè prende molto per capire come andranno a finire i progetti di Don, mai scontato e con sorprese fino alla fine.

Il linguaggio da una parte scientifico, dall'altra psicologico non è mai pesante, è comprensibile a tutti ed appassiona chi, come me, è interessato alle scienze non solo da laboratorio ma anche umane.

Una storia d'amore non convenzionale e che saprà conquistare anche i più scettici perchè dimostra che tale sentimento non ha fondamenti razionali, esiste o meno a prescindere dalle nostre convinzioni.


20 aprile, 2013

IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine De Saint-Exupéry




Trama:

“Sei anni fa ebbi un incidente col mio aeroplano nel deserto del Sahara. Qualche cosa si era rotta nel motore r siccome non avevo con me né un meccanico, né dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. Era una questione di vita o di morte, perché avevo da bere soltanto per una settimana… Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all’alba da una strana vocetta: “Mi disegni, per favore, una pecora?” E fu così che feci la conoscenza del piccolo principe.“

 

Ho sentito molto parlare di questa favola e finalmente ho avuto l’occasione di leggerla, ma non mi ha colpita eccessivamente.

I temi trattati in metafore sono la solitudine, l’autorità, la vanità, la serietà, l’eccessivo impegno e, di contro, la debolezza di carattere. Tutti temi poco conosciuti ai bambini, ma ben noti agli adulti che, relegando in un angolo nascosto il bambino interiore che tutti sono stati, concentrano la loro attenzione e quindi la vita su cose che sembrano essere di massima importanza ed invece servono a poco e a nulla al vero senso della vita. Un senso comprensibile invece ai bambini, nella loro ingenua semplicità.

I bambini valutano, ma non giudicano, domandano, ma sono poco propensi alle risposte, vedono la vita in modo semplice divisa tra impegno e divertimento. Non si applicano sui numeri a cui invece danno tanta importanza gli adulti, unico modo per assegnare un valore, relegando al secondo posto la vera unità di misura: sentimenti ed emozioni.

Una nota di tristezza accompagna tutte le pagine, fino al finale, dove l’ultimo tema trattato è il distacco, sia dalla materia che dai sentimenti.

Molto noto il messaggio“L’essenziale è invisibile agli occhi” ma più d’effetto, a mio parere, la frase: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano.”

Forse, se ricordassimo ogni tanto di tornare ad essere quei bambini che siamo stati, riusciremmo a creare un mondo più semplice. E quindi migliore.

by LISA

18 aprile, 2013

IL RISVEGLIO DELLA SFINGE di James Rollins




Valle dei Re, Egitto. Una violentissima tempesta infuria tra le rovine, eppure Nassor Khouri, curatore del museo del Cairo, non ha scelta: deve introdursi nello scavo finanziato dalla Bledsworth Sundries & Industries - una multinazionale famosa per i suoi generosi contributi all'archeologia - e impadronirsi di un enorme rubino incastonato in una statua raffigurante un cobra. Tuttavia, non appena Nassor afferra la preziosa gemma, un dolore lancinante si diffonde in tutto il suo corpo e, in breve, di lui non rimane che un'effigie di pietra... North Hampshire, Connecticut. Di ritorno dalla palestra, Jake Ransom capisce subito che qualcosa non va: una finestra della casa è in frantumi e, dallo studio, arrivano strani rumori. Ma non si tratta di comuni ladri: nel vedere il ragazzo, infatti, uno di loro estrae una pistola e gli ordina di consegnargli l'orologio del padre. Una richiesta che spaventa Jake più dell'arma puntata contro di lui: quell'oggetto apparentemente senza valore è infatti l'unica chiave in grado di aprire le porte di Calipso, il mondo in cui il re Teschio tiene prigionieri i suoi genitori. E Jake non può permettere che un simile tesoro cada in mani sbagliate, soprattutto perché ha il forte sospetto che quegli uomini siano stati mandati dal miliardario Oliphant Bledsworth, il cui destino pare indissolubilmente legato al re Teschio...

 

Continua la nuova saga ideata da Rollins, dedicata ad un pubblico giovane. Il secondo libro delle avventure del giovane Jack Ransom, trascina il lettore nell’ambientazione dell’antico Egitto, sempre collegata al mito di Atlantide.

Scorre il tempo in modo inusuale in questa particolare dimensione in cui Jack e sua sorella vengono trascinati e la preistoria e i dinosauri sono sempre presenti, come nel primo libro della serie.

Piccole curiosità, usanze e costumi vengono descritte in modo semplice, per interessare i ragazzi alla storia, offrendo un modo nuovo di “viverla”.

E sempre con l’aggiunta di un po’ di alchimia, Rollins offre anche piccoli cenni di scienza.

E’ una serie che prevede ancora altre avventure, anzi Rollins ne anticipa la prossima ambientazione nel finale, accennando ai vichinghi.

Al centro della storia sempre la lotta tra il bene e il male e una pillola di saggezza che ritengo sia doveroso trasmettere alle nuove generazioni: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione.”

 

By Lisa


15 aprile, 2013

Un pizzico di...

Rieccoci con la Rubrica "Un pizzico di..." e tocca di nuovo a me, Stefylu.
Direi di parlare di riciclo e di questi tempi credo che la cosa possa benissimo rientrare anche in  economia domestica, anche se sono convinta che si debba imparare l'arte del riciclo per far meno danni alla Madre Terra e per non lasciare altri obrobri alle prossime generazioni.

Da poco ho scoperto Pinterest e quindi mi limiterò a mostrarvi alcune foto, raccolte sia nel web che pinnando. Foto che  mi aiutano sempre a riflettere su quanto siamo spesso poco attenti da non accorgerci che riciclando, riusando e ridando nuova vita agli oggetti, si potrebbe allestire una casa, risparmiare un capitale e stare bene lo stesso.  
Se questo post fosse di spunto per qualcuno ben felice di averne dato, perchè con questo intento oggi utilizzo qui il mio spazio di rubrica.

6a00d8349b267869e2014e61025a7f970c-400wi Qui l'esempio di lampadari ricavati con il mappamondo che una volta tenevamo sulla scrivania,ma che oggi poco si vede più sulla scrivania dei nostri ragazzi, forse perchè ogni ricerca viene fatta(e spesso pretesa dalla scuola stessa) via Pc.

Sempre nello stesso sito questa lampada da comodino fatto con una lattina   
savvyhousekeeping 5 things to do with a tin can lamp shade e se poco amate le saponette, ma vi capita di vedervene regalate, sempre qui potrete leggervi come fare con una sola saponetta un paio di litri di detergente mani e corpo. savvyhouskeeping how to turn a bar of soap into liquid hand soap

 E con queste cose
bottle and spoon lamp 2cosa si può fare? Date un'occhiata in  Green Diary

Una pochette portaoggetti o come portamerenda,  come si può osservare da Spoonful , si può ottenere con una lattina di plastica
Milk jug lunch box.    e se abbiamo bisogno di decorare una parete si possono prendere in considerazione i rotoli di carta igienica 01ecokids015 come mostra il tutorial in Growing up creative


  e questo solo un esempio da guardare digitando in google
  "tappeto in sughero" 

Invece per i nostri amici cani e gatti la cuccia eco può ricavarsi dalle vecchie tv  ed altri esempi si possono guardare qui in  Peets blog.it Vecchi computer come cucce per cani e gatti 

Che dite può bastare come spunto-invito a cercare idee di riciclo la prossima volta che ci occorre qualcosa?

06 aprile, 2013

IL SEGGIO VACANTE di J. K. Rowling










editore: Salani 
pagine: 550 
prezzo: 22€



Descrizione:
A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un'idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un'antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell'amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l'unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina da non lasciare indifferenti. 

Piccolo parere:
Libro che non vedevo l'ora di leggere. Dopo essermi letteralmente innamorata della saga di Harry Potter, questo libro non potevo perdermelo e a Natale l'ho trovato sotto l'albero. 
Risultato? Che delusione!
Lento, noioso e troppi, davvero troppi personaggi. Arrivati alla fine della prima parte non ci si ricorda più "chi è questo e chi è quello". 
Non mi aspettavo di leggere niente di simile a Harry Potter, la Rowling ha voluto voltare pagina scrivendo un libro per "adulti" e totalmente diverso dalla saga che l'ha resa tanto famosa e in questo, ci è riuscita benissimo. Sesso, parolacce a raffica, droga... non manca niente. Non si riesce nemmeno ad amare nessun personaggio, tutti troppo tristi e odiosi e il finale ti lascia ancora più deluso.
Mi dispiace doverlo dire, ma questo libro non mi è proprio piaciuto, a me l'hanno regalato, ma non vale i soldi spesi. Spero che la Rowling ritorni a scrivere libri per ragazzi e al genere che l'ha resa famosa.
 

03 aprile, 2013

LE RICETTE SEGRETE DELLA CUCINA DELL'AMORE - MELISSA SENATE

Per una amante dei libri e della cucina come me, il titolo di questo romanzo non poteva che avere un effetto magnetico.
La protagonista di questa storia è Holly, trentenne americana che dopo due anni di storia con un padre separato si ritrova sola, senza casa e senza lavoro per cui torna alle sue radici e si trasferisce a casa dell'adorata nonna Camilla di origini italiane. Purtroppo, dopo poco, Camilla viene a mancare e così, per mantenere vivo il suo ricordo, Holly decide di rilevarne le attività e continuare a vivere lì. Inizia dunque l'esperienza di Holly come cuoca e addirittura insegnante di corsi di cucina italiana come quelli che teneva sua nonna nel suo cucinino.
Quasi in parallelo, Holly si trova a leggere i diari di sua nonna di quando teneva i corsi conoscendone meglio la sua storia e quella di altre donne dell'isola.
Il corso di Holly prevede solo 4 studenti, una sua ritrovata amica di infanzia (Juliet), una single in cerca dell'amore (Tamara), un padre separato (Simon) che cerca di riconquistare l'affetto della propria figlia e una ragazzina (Mia) che si offre di farle da assistente per ripagarla della quota di partecipazione.
Oltre ai piatti della cucina italiana, nella cucina di Holly nascerà l'amicizia tra lei e i corsisti nonchè l'amore e la riappacificazione sia con se stessi che con i propri cari.
Una storia d'amore, amicizia, sentimenti ritrovati ma anche cucina con un pizzico di magia, alla fine viene voglia di alcune delle ricette preparate da Holly, mi ha dato anche qualche spunto per dei piatti futuri :).
Davvero carino, una lettura piacevole ed adatta a tutti, non scontata anche se felicemente rosa.


01 aprile, 2013

A VOLTE IL CUORE


 
 
L’anatomia pone l’organo del cuore come centro dell’apparato respiratorio del corpo umano. Da sempre considerato il motore del corpo umano, in realtà è una pompa che permette la circolazione del sangue. Non è il primo a formarsi in un embrione, ma dal momento che accade, la vita si lega indissolubilmente a questo organo per tutto lo scorrere del tempo. Non a caso si dichiara una persona deceduta, nel momento in cui smette di battere.

La filosofia orientale pone il cuore al centro dei sette chakra principali. I chakra sono ruote energetiche che ruotano sia in senso orario che antiorario incamerando e creando energia. Il chakra del cuore è il quarto ed è la sede dell’amore, dove cioè le emozioni (che nascono nel terzo chakra) prendono una forma precisa. Chissà? Forse da questa antica filosofia noi abbiamo iniziato a simboleggiare l’amore proprio con la forma del cuore.

Se sia così o meno, non ho certezze, ma ciò che è certo è che durante l’arco della vita il cuore noi lo associamo alle emozioni più forti, come amore e odio.

Il reiki, una disciplina considerata medicina alternativa, colloca al chakra del cuore l’interruttore per attivare e disattivare la connessione umana all’energia universale, necessaria alla guarigione dell’anima e del corpo.

Dal cuore sono nati tanti modi dire.

Se una persona è sensibile la si definisce di cuore tenero. Se è forte, si usa dire che è di cuore duro. Se è insensibile ha il cuore di pietra, se soffre le si spezza il cuore, se è felice  scoppia il cuore, se è buona ha un cuore grande… L’esistenza sembra porre il suo centro in questo organo.

Da bambini il cuore è “aperto”, spontaneo, gioioso. I filosofi orientali direbbero che il chakra è equilibrato e gira nel verso giusto e alla velocità giusta.

Crescendo, però, qualcosa accade.

Accade che il cuore sembra contrarsi non più per funzionare, ma per incassare i colpi.

E a volte, anche senza patologie, il cuore fa male. Veramente male. Perché le emozioni lì risiedono. E le emozioni sanno infierire. Quando si soffre emotivamente, la mano va sempre sul cuore, ci avete mai fatto caso?

A volte, dopo i primi colpi incassati, il cuore, per difesa, si chiude. Chiude fuori le persone che tendono a ferirci, forse illudendosi che basta questo per non soffrire più. Ma non è così. Non sempre basta.

E a volte il cuore fa di più che chiudersi: crea attorno una corazza più o meno spessa che funge da scudo, per non consentire a niente e nessuno di arrivare a quel punto di chiusura che magari potrebbe rischiare di aprirsi. E questa corazza ha un nome preciso: cinismo. Eh sì, anche il cinismo è una difesa del cuore. Ed è una difesa subdola perché tende a convincere che senza, il cuore potrebbe essere troppo indifeso.

Poi magari accade che qualcosa riesca ad infrangere quella corazza e a volte il cuore  come prima reazione, tenta di raccoglierne i cocci e rimetterli insieme, poi si accorge che senza si sente più leggero e che addirittura può battere meglio.

Il battito del cuore… persino il ticchettio dell’orologio lo imita per scandire il tempo.

E di certo il battito scandisce il nostro tempo. Un tempo che se sta per finire, viene segnalato da un battito irregolare, più veloce o meno, a seconda dei casi.

E a volte il cuore perde qualche battito, lasciando una sensazione di vuoto.

A volte il cuore si ferma e per chi ci circonda resta solo una speranza: la speranza di un battito, anche uno soltanto, per ricominciare ad amare.

E quando quel battito arriva, ci si rende conto che in realtà non si è mai smesso di farlo, semplicemente si era anestetizzata ogni forma di amore.

Perché da sempre, cuore fa rima con amore.

E se la primavera è un risveglio, facciamo in modo che a risvegliarsi non sia solo la natura, ma anche il nostro cuore.

Perché a volte il cuore non funziona in modo adeguato solo perché ha bisogno di pompare amore, oltre che sangue.

Buon risveglio del cuore a tutti.

 

by Lisa
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