25 maggio, 2012

Giralibro maggio /giugno: partecipa anche tu!

Salve,
parte da oggi la nostra iniziativa del Giralibro con cui vogliamo regalarvi libri.
Questo primo Giralibro durerà fra maggio e giugno con scadenza alla mezzanotte del 21/06/'12.
Sarà valido solo per chi ha un blog.
Il/la vincitrice sarà scelto da noi, le Amiche scrittrici, con voto a maggioranza valutando i vostri componimenti.
Sarà avvisato su proprio blog della vincita (se non dovesse farsi vivo qui alla proclamazione), ma avrà poi tempo limite 5giorni (quindi entro la mezzanotte del 26/06/'12) per passare a chiedere quanto gli spetta e quindi metterci in contatto via mail e farci avere l'indirizzo a cui recapitare il libro. Dopo sarà altrimenti scelto un secondo vincitore.

Regole :
1)bisognerà che sforziate le meningi perchè essendoci in palio stavolta un libro di poesie (se conoscete le collaboratrici del blog sarà facile immaginare quale), dovrete comporre un verso per l'estate e lasciarlo in commento SOLO sotto questo post. 
Verso sciolto, in metrica non fa differenza, siete liberi di esprimervi e siate bravi: non c'è bisogno di scopiazzare da qualche parte!Non sarebbe intelligente!Spesso le cose semplici sono anche più apprezzate di quelle complicate.
2) Dovrete esporre nel vostro blog il banner che vedete sopra
3) Dovrete fare anche un post con link collegabile a questo post in cui invitate i vostri follower.

Regola facoltativa: 
aggiungervi come nostre follower, ma preferiamo che lo facciate solo se pensate di seguire il blog oltre il gioco.

Mi raccomando rispettate le regole!

Buon Giralibro a tutti! 

Ps: Per inserire l'immagine nella sidebar del vs blog , basta che la salviate sul vostro pc e poi la inseriate nel gadget FOTO del vostro layout con collegamento a questo post.


24 maggio, 2012

BELLA TUTTA! di ELENA GUERRINI


Elena ormai è una donna matura, realizzata, madre, compagna, scrittrice ma cosa è stata la sua adolescenza?
Per tutti è un periodo difficile, fatto di cambiamenti sia fisici che psicologici per cui fin qui nulla di strano ma, ad essere grassi com'è?
L'ossessione per la forma fisica non è poi così recente e così, già negli anni '80 una giovanissima Elena viene messa a dieta dalla madre ed iniziano così gli eccessi, le diete e poi le abbuffate e l'ormai tristemente noto effetto yo-yo.
Per anni sarà condizionata dal suo aspetto ed avrà incontri-scontri con l'altro sesso fino a quando inizierà ad accettarsi per come è, godendosi un pò più la vita e realizzandosi come donna.
Davvero divertente per il racconto di alcune scene, un pò malinconico in altre perchè non piacersi è terribile ma in definitiva un romanzo vivace ed adatto a tutti, specie a chi si tormenta per qualche chilo di troppo.
Io stessa lotto con la bilancia sin da bambina per cui capisco benissimo il punto di vista di Elena e nella sua storia ci ho visto qualcosa di me e della mia così come tante altre o altri potrebbero, a loro volta, ritrovarsi.
Molto simpatica davvero, una lettura scorrevole e piacevole anche quando affronta temi più delicati o intimi, personaggi molto interessanti, a volte proprio spassosi!

22 maggio, 2012

IL TERRAZZINO DEI GERANI TIMIDI di A. Marchesini


Descrizione :
Per la bambina che attraversa le pagine del racconto, come per ogni bambino, le esperienze sono tutte prime volte, che si tratti di avvertire il frullo d'ali di una farfalla che trema dentro le sue dita e poi ruzzola a terra senza vita, oppure del timore permanente che anche la mamma farà come quella farfalla. La vita scoppia dentro la sua minuscola esistenza, la vita sì ma anche la morte, tuttavia le cose, le voci, le impressioni e le vite degli altri non si possono sentire nel tramestio quotidiano che scorre col tempo dell'orologio. La bambina che abita "II terrazzino dei gerani timidi" scopre piano piano che può ascoltarle nel silenzio immenso in cui annega quell'angolo di casa che si affaccia sui tetti, il luogo solitario che col tempo diventerà la sua stanza tutta per sé. Là dentro le sarà possibile riconoscere le invisibilità che corrono sotto la crosta del mondo e avvertire il turbamento che suscita in lei l'offerta della vita. Proprio quella bimba, cui la mamma ha insegnato a camminare sul dolore, in silenzio assisterà alla nascita del sogno e ancora per lei, seduta là dove solo regnano silenzio e piccioni, finalmente emergeranno, vita della vita, la poesia, gli scrittori, la letteratura e le parole dei libri, la scoperta che le vite sbucciate e naufragate, che nella realtà non fanno che nascondersi, che cessare di amare, invece nel sofisticato rammendo che l'arte è in grado di ricamarvi intorno, possono diventare esistenze immortali.

La mia opinione:
Sono stata  fan della Anna Marchesini da ragazzina come comica. In tv mi manca lei come tutto il trio e il loro tipo di comicità. Resto una sua fan e il suo primo romanzo mi ha piacevolmente sorpresa.
Confesso che lo avevo adocchiato in libreria, ma tornata a casa mi sono andata a leggere qualche recensione in internet, perché titubante sull'acquisto.
Dapprima ho letto di qualcuno che riteneva ci fosse un linguaggio troppo ricco che così appensativa il racconto, ma poi altri parlavano di uno stile poetico nella scrittura dell'autrice e quindi io che amo scrivere poesie lo avrei compreso benissimo. Ed infatti non l'ho trovato pesante in nessun punto, secondo me  è semplicemente adatto a chi sa avere anche una visione diversa del modo di raccontare le cose.
L'ho acquistato in libreria come edizioni Bur rizzoli a 9,90 e una volta iniziata la lettura la prima cosa che ho pensato è stata che c'è davvero tanto di poetico nel suo modo di scrivere.
La seconda è stata che, nonostante la differenza di età, ho sentito mio questo racconto e mi rivedevo pagina per pagina  in molti stralci, anche perché pure io ero solita da bimba starmene solitaria a ciondolare con le gambe fra le sbarre della ringhiera di uno dei balconi di casa.
E una volta iniziata la comprensione di tanti aspetti della vita, ne avevo presto sperimentato le difficoltà, il bello ma anche il dolore e il farsi carico di situazioni troppo grandi per spalle tanto piccine.
In  molti punti sembrava che stessi leggendo ricordi della mia infanzia come se stessi vedendo vecchie foto, di quelle ingiallite e consumate sui bordi, tanto lo sfogliarle e rimaneggiarle.

Riporto delle righe di qualche passo che è piaciuto particolarmente.

pag.96: Accanto all'uscita della stazione, notai un uomo appoggiato al muro poco distante dell'aiuola di gerani e ciclamini dove cortese e instancabile lo zampillio di una fontanella canterellava vivace dentro una conchiglia di pietra grigia.

pag.114: Il sogno allora risplendeva simile ad una pietra adamantina con la quale confrontare ogni scaglia di esistenza, che  non prendevo per buona così com'era, ceduta dall'usato della convenzione.

pag.232: Ecco- mi dissi- questo preciso attimo è gioia. Il silenzio là fuori era così dolce che mi pareva di sentirne il canto; da qualche parte avevo letto che tutto è armonia se solo riusciamo a sentirla, così rimasi in ascolto ed ebbi cura di muovermi, senza spostarlo. Il Silenzio.

EVELYN STARR - LA REGINA DEI SENZASTELLE di Luca Azzolini e Francesco Falconi


Secondo capitolo della saga di Evelyn Starr anche se, di fatto, è il primo per me.
Evelyn ha quasi 14 anni ed è ormai consapevole di essere l'ultima Guardiana delle Nebbie anche se la sua formazione non è completa, è la sola a poter aprire il varco verso le terre incantate del Mullagh Maat dato che suo padre ha perso i poteri e la sua bisnonna è troppo debole ed anziana per farlo.
Reduce da una precedente avventura, la giovane Evelyn è consapevole che a Ithil Runa si nascondano come Spenti diversi personaggi magici, buoni come Dana la sua insegnante di danza o oscuri come altri insospettabili.
Tutto sembra scorrere sereno secondo la routine di scuola, danza ed amici per Evelyn ma, il giorno del solstizio d'inverno gli eventi precipiteranno perchè in occasione dell'eclissi di luna i poteri dei Guardiani e del Patto d'argento di affievoliscono mentre aumentano quelli delle forze oscure che favoriscono un ritorno dei Senzastelle.
Per salvare i suoi cari ed infine anche la sua città Evelyn sarà costretta a varcare l'Arco d'Avorio assieme al fidanzatino Zak e al mutaforme Stillygan alla ricerca del Gioiello della luce ma qui scoprirà nuovi inquietanti nemici e si troverà ad affrontare la perfida Murigen ed il ritrovato Principe dei Senzastelle.
Una storia fantastica per ragazzi che tocca temi delicati per l'adolescenza come amicizia, amore e rapporti familiari tra le altre cose, una lettura piacevole e scorrevole arricchita da belle illustrazioni.
Bella, infine, l'idea della presentazione personale dei due autori e della signatrice (Silvia Bigolin) che dimostrano di essere non solo talentuosi ma anche simpatici :).

IL PRECARIO EQUILIBRIO DELLA VITA - GIORGIO MARCONI


Giulio, pittore 98enne, vive da anni in un ricovero per artisti di Parigi, giornate sempre uguali finchè un giorno riceve la visita di Goffredo che si presenta all'infermiera Yvonne come funzionario delle poste italiane, incaricato di recapitare un plico a Giulio. Yvonne indica Giulio a quell'insolito visitatore e così Goffredo gli consegna una lettera persa nei meandri di un ufficio postale per circa 70 anni. Strano a dirsi, l'anziano pittore decide di non aprirla subito, sa di chi è e ne ha quasi paura perchè quella lettera l'aveva tanto attesa ed avrebbe potuto cambiare la sua vita all'epoca.
Giulio invita, quindi,  Goffredo a fermarsi per il pranzo e intanto inizia a raccontargli della sua vita, dall'infanzia fino alla vecchiaia. Una vita ricca di eventi, sia belli che brutti, da cui Goffredo sembra letteralmente rapito.
C'è poi Yvonne, la responsabile della struttura, che vive di rimorsi e rimpianti. L'arrivo di Goffredo cambierà anche la sua vita alla fine.
Possibile che un funzionario delle poste si scomodi così tanto solo per una lettera? Chi è in realtà Goffredo e perchè è andato a trovare Giulio?
Interrogativi che via via trovano risposta nella mente del lettore in un climax crescente di rivelazioni.
Ho gioito e riso ma mi sono anche rabbuiata a leggere via via la storia, interrogandomi sul destino e sul fatto che ne siamo fautori o meno.
Una storia breve ma intensa, un peccato che sia finita così presto.
Trovate i primi 4 capitoli del romanzo al link http://ilprecarioequilibriodellavita.blogspot.it/ .

LA RICAMATRICE DI SEGRETI - KATE ALCOTT


A pochi mesi dalla tragedia della Concordia e ad un mese dal centenario della tragedia del Titanic questo romanzo ci riporta indietro nel tempo, esattamente ad un secolo fa quando migliaia di persone partivano speranzose verso l'America. Tra queste vi è Tess, giovane sarta costretta a servizio in una famiglia che non la paga come dovrebbe ed approfitta di lei, ella stanca del trattamento ricevuto e forte della sua determinazione cerca un modo per imbarcarsi sul transatlantico e il caso vuole che la famosa stilista Lucile Duff Gordon sia rimasta senza la sua cameriera personale. Inizia così l'avventura di Tess che conoscerà personaggi facoltosi ma anche gente semplice nel breve frangente antecedente lo scontro col celebre iceberg.
Come tutti sappiamo, sono attimi di panico, la gente corre per tutta la nave alla ricerca delle scialuppe e i poveri nei piani più bassi finiscono dimenticati così che solo un terzo dei passeggeri riuscirà a mettersi in salvo sulle ben poche e disorganizzate scialuppe.
Tess ritrova Lucile e arrivate a New York segue lei ed il marito in un lussuoso albergo, quindi dal giorno dopo inizia a lavorare per lei all'atelier. Il sogno di Tess sembra si stia realizzando ma, a quale prezzo? Potrà continuare ad essere remissiva come esige il suo ruolo o farà prevalere la sua natura?
La storia prosegue con l'inchiesta del Senato americano sulla tragedia, a quella reale si è ispirata, infatti, l'autrice e tra colpi di scena vari emergeranno gli orrori di quella notte che ha segnato la storia della navigazione.
Tess si troverà, poi, contesa anche nell'ambito sentimentale da due uomini diversissimi che hanno in comune solo l'amore per lei, chi sceglierà?
Tanti interrogativi a cui rispondere, un romanzo che si fa leggere tutto d'un fiato per scoprire come vada a finire per i vari personaggi, davvero accattivante.

20 maggio, 2012

STOMP

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di questo gruppo. Non temete, non li conoscevo nemmeno io, se non fosse che sono la compagna di un percussionista, probabilmente ignorerei la loro esistenza anche ora, nonostante siano attivi e famosi in tutto il mondo dal 1991.
Per chi non lo sapesse gli Stomp sono un gruppo inglese di percussionisti. Otto "pazzi" con uno straordinario senso del ritmo. Che sia con le mani, con i piedi o le bacchette, suonano su qualsiasi oggetto capiti loro a tiro.
Dal 15 al 27 maggio sono in scena al Teatro Nazionale di Milano. Noi abbiamo assistito allo spettacolo oggi pomeriggio.
All'inizio non ero dell'idea. Avevamo deciso che sarebbe stato un anno di risparmi e niente spese extra, ma alla fine ho deciso di accompagnare il mio ometto che non sarebbe mai riuscito a rinunciare all'evento. Bé, ho fatto bene. Ho passato un'ora e quaranta minuti immersa in pura musica e dopo un doloroso e tragico sabato e il terremoto che stamattina alle 4 ci ha fatto saltare fuori al volo dal letto, ci voleva proprio.
Dalle scope, alle scatole di fiammiferi, passando per i bidoni dell'immondizia sia di plastica che di alluminio. Pentole, cartelli stradali, lavandini e anche i quotidiani. Veloci, forti e bravissimi, nulla è scampato sotto le mani degli Stomp. Sei ragazzi e due ragazze. Accendini, coperchi, sedie e tubi. Praticamente qualsiasi cosa producesse un rumore e che vedete nelle poche foto che sono riuscita a fare poco prima che iniziassero, è diventato uno strumento.
Che altro aggiungere? Grande spettacolo, non hanno mai detto una parola, solo musica. Ottimi ballerini e anche attori, divertenti, hanno interagito molto con il pubblico. Siamo usciti dal teatro sordi con le mani dolenti ma pienamente soddisfatti. Meritano davvero di essere visti.



18 maggio, 2012

TI AMO, TI ODIO, MI MANCHI di Niamh Greene

Descrizione: 
Vivere una vita felice non è complicato. Basta seguire delle regole precise. Per esempio: mai mollare un uomo solo perché ha mangiato l'ultimo orsetto gommoso della confezione. Mai trasferirsi in un rudere fatiscente per "ritrovare se stessi": si rischia solo di diventare lo zimbello altrui e di coprirsi di ridicolo davanti a tutti. E soprattutto, non innamorarsi di un uomo che ha due figlie, un attaccamento morboso alla defunta moglie - una donna perfetta che nessuna compagna potrà mai rimpiazzare - e una madre che ti tratta come se fossi la domestica e pensa che la tua unica funzione sia quella di pulire e tenere in ordine la casa. Maggie passa da una disavventura all'altra, perde il lavoro a Dublino, rinuncia alle sue Jimmy Choo per calzare orribili stivali da lavoro e si rifugia nella sonnolenta cittadina di Glacken. Ma è una donna testarda, non si arrende ed è anzi pronta a tutto pur di conquistare la gioia e la serenità che merita. Una vita perfetta e un amore da sogno sono lì ad aspettarla. 

Il mio piccolo parere:
Altro libro della Newton Compton della collana a 9,90€. Anche per questo libro, il titolo italiano non ha nulla a che fare con il titolo originale "Rules for a Perfect Life" e a mio parere neanche con la storia.
Ti amo, ti odio, mi manchi è un romanzo piacevole, altro libro della serie "genere Sophie Kinsella".
La storia di Maggie è una commedia romantica abbastanza prevedibile ma scritta bene ed è molto scorrevole. 347 pagine che vi faranno ridere ma anche commuovere.
Per le amanti del genere, è da leggere.

Se invece avete già letto questo libro e l'autrice vi è piaciuta, scritti da lei potete trovare anche:
-Uomini: l'importante e farli soffrire.
-Uomini maledetti bugiardi.





15 maggio, 2012

UN PIZZICO DI...




Prosegue la nostra rubrica mensile con un pizzico di...cucina, tenuta da me, Laura (Fenix)


LASAGNETTE PRIMAVERILI CON ASPARAGI E PROSCIUTTO COTTO


Adoro cucinare, mi rilassa e mi posso sbizzarrire. Ecco quindi che non potevo non sperimentare questa ricetta, con una classica verdura di stagione: gli asparagi. Non è una ricetta particolarmente fantasiosa, ma per un primo diverso dal solito è perfetta.

600 ml di besciamella liquida 
200 gr di prosciutto cotto
300 gr di asparagi verdi
300 gr di lasagne fresche 
50 gr di parmigiano reggiano
1/2 cucchiaino di noce moscata
formaggio a piacere 
sale q.b.

Preparazione

Pulite gli asparagi e fateli cuocere in acqua bollente salata. A cottura ultimata tagliateli a tocchetti non troppo grandi e unite la metà nella besciamella. 
Frullate il tutto. Aggiungete quindi i restanti asparagi a pezzi (tenetene da parte un cucchiaio o due come guarnizione finale) e il prosciutto cotto tagliato finemente. Mescolate bene e aggiungete eventualmente del sale. A questo punto iniziate la composizione delle vostre lasagne.
In una teglia adagiatevi una sfoglia di lasagna, versate un mestolo di salsa e completate con il formaggio. Continuate alternando salsa e sfoglie di pasta fresca fino a quando non avrete esaurito quest'ultime. Dopo aver coperto l'ultimo strato con abbondante besciamella posizionate gli asparagi a tocchetti, che avete tenuto da parte come decorazione e spolverate generosamente con parmigiano grattugiato
Coprite la vostra teglia con un foglio di alluminio e posizionate in forno già caldo a 220°C per circa 10-15 minuti. 
Trascorso questo tempo eliminate il foglio di alluminio e proseguite la cottura, abbassando a 200°C per altri 10-15 minuti o fino a quando non saranno ben colorite.

Buon appetito!






09 maggio, 2012

Fiera del libro

Ha inizio domani, giovedì 10 maggio, la 25° edizione del salone del libro al Lingotto Fiere a Torino.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Tema conduttore è la «Primavera digitale». Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Tema conduttore è la «Primavera digitale». Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna.
Fino a lunedì 14 maggio, Torino sarà la capitale dei libri.
1200 espositori.
26 sale per presentazioni e incontri.
Migliaia di libri.
Ci sono stata solo una volta, nel 2010. Tanto tanto caos e dei bei ricordi.

per info: http://www.salonelibro.it/it/home.html
•• La venticinquesima edizione del Salone Internazionale del Libro si tiene da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2012 al Lingotto Fiere (via Nizza 280, 10126 – Torino). Il Salone 2012 occupa con i propri spazi espositivi quattro padiglioni di Lingotto Fiere: l'1, 2, 3 e 5.
• Orari: gio-do-lu 10-22; ve-sa 10-23. Biglietto intero 10.00 €, ridotto 8.00 €.
• Il Salone è promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, presieduta da Rolando Picchioni. Direttore editoriale è Ernesto Ferrero. L'organizzazione fieristica e commerciale è di Lingotto Fiere – Gl events Italia.
• Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. Oltre cinquanta i nuovi espositori che debuttano al Lingotto Fiere, grazie alla crescita sempre maggiore dei progetti speciali: 23 nuove realtà sono infatti presenti all'Incubatore e 25 in Dimensione Musica. Delle 71 case editrici presenti all'Incubatore nelle ultime due edizioni, 24 hanno un proprio spazio al Salone 2012.
• Da rilevare, inoltre, il debutto di tre grandi player internazionali come Amazon, Nokia e Trekstor, protagonisti a Book to the Future.
• Le Istituzioni nazionali italiane sono rappresentate al Salone dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Ministero della Difesa, Senato della Repubblica e Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche.
• Sono 9 le Regioni Italiane presenti con un proprio spazio: Abruzzo, Calabria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle D'Aosta.
• 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Nuove la Piazza di Spagna, la Sala Romania, lo Spazio Clinic Dimensione Musica, lo Spazio Sant'Anselmo.
• Da quest'anno il Salone è su Twitter, con gli eventi principali raccontati e commentati da tutti in tempo reale. Diventa follower anche tu: @SalonedelLibro. Partecipa alla discussione e twitta con gli hashtag ufficiali dell'edizione 2012 #SalTo12 e #SalToff.
• Tema conduttore è la «Primavera digitale», cui è ispirata la campagna di comunicazione 2012: le trasformazioni che il «vivere in rete» ha indotto nel leggere, scrivere, comunicare e conservare informazioni e culture.
• Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna, che portano a Torino una significativa rappresentanza dei propri autori e della propria cultura. E nel tradizionale focus realizzato assieme alla Camera di commercio di Torino si fa il punto sulle sfide che la Romania offre ai player economici ed editoriali.
• I venticinque anni del Salone di Torino coincidono con una profonda metamorfosi della città e del suo ruolo. Ad essi il Salone dedica nel Padiglione 5 la mostra La Città Visibile. Torino, 1988-2012>>, ideata assieme al Circolo dei lettori e curata da Luca Beatrice con la collaborazione di Roberta Pagani: dai loghi del Salone alla sentenza Thyssen, dall'Mp3 al motore Common rail, dalla torcia olimpica alle Superga tricolori, i venticinque oggetti-simbolo della Torino dell'ultimo quarto di secolo, esposti e raccontati ognuno dalle parole di uno scrittore.
• Torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village: il progetto del Salone per i giovani lettori sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Come lo scorso anno il programma per i giovani 14-20 anni è curato dallo scrittore Andrea Bajani, che ha lavorato assieme ai ragazzi degli istituti superiori torinesi e di un liceo di Bucarest per mettere a punto i temi. Eros Miari ha curato il programma per i più piccoli. E un blog gestito dagli stessi ragazzi in collaborazione con La Stampa racconterà in tempo reale fatti, eventi, impressioni. Novità assoluta, il DigiLab dove i ragazzi imparano a fare editoria digitale su tablet messi a loro disposizione.
• Tante le novità e le conferme nelle sezioni del Salone. Dimensione Musica è l'area del Padiglione 1 dedicata al made in Italy del settore musicale: dai prestigiosi strumenti tradizionali alle pubblicazioni editoriali, dalle tecnologie audio dell'HiFi alle case discografiche, fino alle produzioni più squisitamente artistiche (concerti, festival, manifestazioni). Book to the future è lo spazio del Padiglione 2 dedicato alle tecnologie per la fruizione culturale: ereader, tablet, device per la lettura digitale, distributori, portali, librerie online.
• Confermati tutti gli altri spazi più amati dal pubblico. A cominciare da Lingua Madre, l'area dedicata al meticciato culturale, con l'omonimo concorso per le scrittrici straniere in Italia. Anche Tentazione e meditazione (Padiglione 5) che schiera il meglio degli chocolatiers del Piemonte e d'Italia in un programma di incontri con grandi chef e maîtres à penser del gusto coordinato dal critico Paolo Massobrio. Tema: le Forme del Cioccolato.
• Il Salone arriva nel... salotto di Torino. Da venerdì 11 a lunedì 14 maggio nel déhors del maître chocolatier Guido Gobino (via Lagrange, 1), in pieno centro storico, Parole fuori Bottega. Incontri al profumo di cioccolato con Osvaldo Guerrieri, Enzo Bianchi, Bruno Gambarotta, Guido Gobino, Giuseppe Culicchia. Conduce Orlando Perera.
• Torna al Centro Congressi del Lingotto dal 10 al 12 maggio con la sua undicesima edizione l'Ibf - International Book Forum, l'area business del Salone dedicata allo scambio dei diritti editoriali e di trasposizione mediatica dei libri, sostenuta dalla nuova Agenzia per la Promozione all'Estero e l'Internazionalizzazione delle Imprese Italiane e dalla Camera di commercio di Torino: 20 Paesi per circa 600 operatori professionali.
• Al Salone si conclude con la tradizionale festa finale Adotta uno scrittore, il progetto, sostenuto dall'Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi che nei mesi precedenti il Salone ha portato oltre 30 scrittori nelle classi delle scuole medie e superiori del Piemonte e in istituti di rieducazione e comunità per ragazzi in reinserimento e consente l'ingresso gratuito al Salone a 12.000 studenti.
• Il Salone Off negli stessi giorni del Salone (8-14 maggio) esce dal Lingotto Fiere. Oltre 150 incontri, tutti a ingresso gratuito: presentazioni con grandi autori internazionali, spettacoli teatrali, giochi, proiezioni, letture negli spazi di cinque circoscrizioni di Torino (la 3, 4, 7, 8 e la new entry della 2, Santa Rita - Mirafiori Nord), più i fiumi e i luoghi d'acqua della città per il progetto Hydropolis, la Biblioteca Multimediale Archimede di Settimo Torinese e il Circolo dei lettori.
• Grazie alla partnership con Gtt – Gruppo Trasporti Torinesi, i possessori di biglietto urbano timbrato in giornata, abbonamento settimanale, mensile e dipendenti Gtt entrano al Salone con l'ingresso ridotto a 8 €; con l'abbonamento annuale o plurimensile a 6 €.
• In collaborazione con Lingotto Fiere, [To]Bike allestisce un presidio temporaneo sul piazzale lato Via Nizza, dando così la possibilità ai visitatori di raggiungere il Salone con le biciclette del servizio di bike sharing della città. Tutti gli abbonati [To]Bike possono beneficiare dell'ingresso ridotto a 8 € presentando all'ingresso la card personale del servizio. È inoltre possibile acquistare online l'abbonamento speciale per i cinque giorni del Salone, creato in esclusiva per l'edizione 2012. Per informazioni: www.tobike.it.
• Turismo Torino, l'Ufficio del Turismo di Torino e provincia, è presente alla Terrazza Torino nel Padiglione 2 e ha ideato e organizzato in occasione del Salone molteplici iniziative per far visitare e conoscere Torino: Torino+Piemonte Card, i tour Books on the bus: a bordo con gli scrittori, visite guidate a due eccellenze piemontesi dell'industria culturale: l'atelier tipografico di Alberto Tallone Editore ad Alpignano, e l'archivio storico e redazione de La Stampa.
• Cenare dopo il Salone è difficile? Non più. Da quest'anno nove locali di Torino d'intesa con il Salone restano aperti fin oltre la mezzanotte e offrono menu a prezzi concordati. È il progetto «Notte a Tavola».
• Grazie all'impegno sociale del progetto Voltapagina – organizzato assieme al Ministero di Grazia e Giustizia - il Salone porta nuovamente i grandi scrittori dal Lingotto Fiere a incontrare gli ospiti della Casa di Reclusione di Saluzzo e per la prima volta anche della Casa Circondariale di Quarto d'Asti e al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Tema conduttore è la «Primavera digitale». Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Tema conduttore è la «Primavera digitale». Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna.
Sono circa 1.200 gli espositori presenti, chi con proprio stand, chi all'interno di spazi collettivi e istituzionali. 26 le sale e gli spazi che ospitano presentazioni, incontri, dibattiti. Dai 35 posti della Sala Avorio fino ai 1.900 della Auditorium Giovanni Agnelli. Tema conduttore è la «Primavera digitale». Per la prima volta i Paesi ospiti d'onore sono due: la Romania e la Spagna.

07 maggio, 2012

FAI BEI SOGNI DI MASSIMO GRAMELLINI




In "Fai bei sogni", Massimo Gramellini prosegue il suo percorso di analisi, iniziato con il libro precedente, "L'ultima riga delle favole", per chiudere il cerchio e finalmente guarire.


Non sempre vogliamo conoscere la verità.
Pensiamo di non volerla sapere, nessuno di noi aspira ad essere ingannato, ma spesso la verità, è vicina, è sempre stata lì e noi l'abbiamo ignorata.Perchè non eravamo pronti, perchè faceva troppo male.Perchè abbiamo paura di doverla affrontare.E' la storia di un bambino che ha perso moltissimo, perchè ha perso sua madre e ha dovuto affrontare a nove anni, la scomparsa del profumo dei capelli di lei, il mai più sapore delle bistecchine al burro che gli cucinava...E si è sentito smarrito, abbandonato, assaggiato e sputato come una caramella cattiva.Il bambino diventa un adulto che vuole restare nella sua zona cieca e tuffarsi nella solitudine, fingendo di fuggirle.Quello  che cerchiamo di rimuovere è talmente importante, però, che a un certo punto ci travolge, ma a volte ci salva.E in questa storia vera e potente, dove l'ironia allegerisce il dolore, non sempre vincono i "mostri".

Questa un pò la trama del libro in sintesi.



Ho avuto un'interessante scambio di opinioni con Lisa, sulle impressioni che questo libro ci ha suscitato, e abbiamo deciso di scrivere insieme una recensione, un pò diversa dal solito, trascrivendo un passaggio del libro che più ci ha colpito e di commentarlo.



@ Fenix : L'intuizione è quella parte atrofizzata del cervello che è collegata col cuore e mi ha rivelato cose che nessun ragionamento logico avrebbero potuto confermarmi, ma che si sono imposte al mio animo con la forza di una verità conosciuta da sempre.

Mi ha colpito molto questa riflessione...perchè il riuscire ad arrivare ad ascoltarsi così intimamente, cosa non facile, ma non impossibile col tempo, da  ammettere quello che in fondo già sappiamo, penso sia devastante, ma anche positivo. Perchè può cambiarci nel profondo e aiutarci a crescere sul serio.E può aiutare tutti, perchè i lutti non elaborati non sono solo la morte di qualcuno, ma tanto altro e ognuno dentro di sè ha qualcosa da cui sta sfuggendo per paura e che lo fa vivere male.


@Lisa: Chissà se le piaceva la neve. Non lo sapevo. Non sapevo niente di lei. La condizione ideale per trasformala in un mito.

Le citazioni che mi hanno colpito sono tante e valide, ma ho scelto di soffermarmi su questa.Da perfetto esploratore di sè stesso, Gramellini parte alla ricerca della propria comprensione per districare i complicati meccanismi in cui troppe volte cadiamo per nostra scelta.Perché a ben rifletterci la "non conoscenza" di qualcosa o di qualcuno ci disarma e ci pone davanti a due facili scelte: lasciarci spaventare, o lasciarsi trasportare nel mondo dell'idealizzazione per farne un mito.Due strade opposte per trattare uno stesso aspetto, quando  la scelta più saggia, ma anche la meno facile, è di affrontare la "non conoscenza" e trasformarla in conoscenza. Conoscere noi stessi per imparare a conoscere gli altri. Senza paure e senza falsi miti.

Buona lettura!     Laura e Lisa

06 maggio, 2012

TRE VOLTE ALL'ALBA di ALESSANDRO BARICCO







Queste pagine raccontano una storia verosimile che, tuttavia, non potrebbe mai accadere nella realtà. Raccontano infatti di due personaggi che si incontrano per tre volte, ma ogni volta è l'unica, e la prima e l'ultima. Lo possono fare perché abitano un Tempo anomalo che inutilmente si cercherebbe nell'esperienza quotidiana. Lo allestiscono le narrazioni, di tanto in tanto e questo è uno dei loro privilegi.

Questo l'incipit.


Baricco è un autore particolare, l'avevo scoperto con "Seta", ma ho imparato a conoscerlo meglio solo negli ultimi mesi attraverso una rubrica che tiene settimanalmente su un quotidiano. Dove parla di tutto tranne dei libri che sta recensendo. O meglio coglie un dettaglio, una frase che l'ha colpito e da lì parte a raccontare di vite, anonime eppure straordinarie. Una parola, un particolare, una frase e nasce un racconto, dove la storia diventa marginale, perché ti perdi nei dialoghi, nei luoghi, nei personaggi, nei colori... insomma nella vita.Tre racconti. Tre incontri.Tre albe... dettagli... ma ne vale la pena ;)      Laura (Fenix)

05 maggio, 2012

IL SILENZIO DELL'INNOCENZA - SOMALY MAM

Una storia che non è bella e intensa perchè ben romanzata ma è toccante perchè vera.
Si tratta infatti della storia ricostruita a posteriori di Somaly, da piccola orfana cresciuta un pò per caso tra i vicini e poi venduta come schiavetta ad un uomo maturo che identificava come "nonno" ma che alla fine l'ha solo sfruttata come meglio poteva per lavoro e per pagare debiti vendendola a sua volta. Una storia infelice, fatta di brutture, violenze e tanto male che almeno per Somaly ha un "lieto" fine poichè è riuscita ad uscire dalla prostituzione a cui era stata costretta, a conoscere un buon uomo, avere una famiglia, istrursi e fare qualcosa di costruttivo della propria vita.
Nonostante la voglia di dimenticare il passato, Somaly è rimasta nei luoghi della sua sofferenza per aiutare giovani donne e bambine che come lei sono state vendute e trattate come merci, senza rispetto ne dignità. Ha fondato, infatti, l'AFESIP che aiuta ragazze e bambine ad uscire dalla prostituzione, formarsi, curarsi e cercare di rifarsi una vita.
E' abominevole ciò che fanno a donne e bambini in paesi come Cambogia, Vietnam, Tailandia e limitrofi, una vergogna per il genere umano sulla quale non si può transigere ne chiudere gli occhi fingendo che non esista. Anzi, una storia che serve ad informare e scuotere le coscienze perchè non si tratta solo di donazioni e beneficenza ma di umanità e di fare qualcosa di moralmente necessario.
E' il modo per Somaly di raccontare una volta e per tutte la sua storia che l'accumuna a tante giovani donne e bimbe di quei paesi, per sputare il veleno di quel serpente che l'ha morsa così tante volte ed evitare di ricostruire il tutto, ogni volta, su insistenza dei giornalisti che a volte lucrano anche sulle disagrazie altrui.
Mi ha fatta pensare di essere fortunata ad essere come sono e dove sono perchè nonostante i problemi quotidiani, la crisi che ogni giorno ci martella nelle orecchie anche grazie alla tv ci sono al mondo delle realtà che superano la nostra immaginazione e che fanno letteralmente rabbrividire.
Una testimonianza per non sottovalutare la tratta di schiave, il commercio-turismo sessuale ed il degrado che imperano in tali posti e che spesso non sono così lontani da noi e dalla nostra realtà quotidiana.

SE SOLO FOSSE AMORE - MARISA GIAROLI


Si tratta della storia di Marcello, vedovo non più giovane, notaio conosciuto e stimato che si trova travolto dalla passione per Alice, cinquantenne problematica.
Il romanzo è diviso in tre parti, nella prima Marcello scrive una sorta di lettera ad Alice in cui ricorda la casualità che li ha portati a conoscersi e i momenti belli passati assieme seppure con difficoltà. Nella seconda parte si analizza di più la realtà della loro storia, il fatto che lei non lo ami, ci tenga a lui ma abbia un altro e questo lo distrugga via via. Marcello spesso trova rifugio in un monastero tra le colline dove conosce Padre Sandro che diventa il suo confidente e gli sarà spesso di conforto, grazie a lui conosce Eleonora, una dottoressa anch'essa vedova con cui instaura lentamente una dolce amicizia.
Infine, nella terza parte, si assiste allo stravolgimento della vita di Marcello che sceglie di cambiare tutto delle sue abitudini dimostrando che non è mai troppo tardi per farlo.
La perdita di amici e dell'anziano padre metteranno a dura prova il protagonista che finirà ad interrogarsi sui rapporti interpersonali, sull'amore, sulla religione e sulla spiritualità più in generale.
Il sentimento dell'amore in età matura è affrontato con grande delicatezza ed attenzione, ha emozionato anche me che sono under 30 e penso possa piacere molto a chi è più in là con gli anni. L'autrice è stata bravissima a calarsi nei panni di un uomo e a farci conoscere il personaggio in maniera intima e veritiera. Non solo l'amore tra uomo e donna ma anche quello fraterno e spirituale sono presenti nel romanzo e delineati con passione e trasporto.
Una poesia all'inizio di ciascuna delle tre parti e poi alla fine, dopo l'epilogo, quasi un annuncio e una conclusione volta per volta.
Davvero piacevole, peccato sia finito così presto.

01 maggio, 2012

1° maggio


 
Festa dei lavoratori. Ma quali lavoratori?
La situazione attuale in Italia non è certo delle migliori. Ormai avere un lavoro ma soprattutto un posto fisso con un bel contratto a tempo indeterminato sta diventando un lusso, per non parlare della pensione. Un miraggio.
Articolo 18, pensioni, posto fisso, disoccupazione e precari, negli ultimi mesi non si parla d’altro. Io non so più cosa pensare. In realtà, tutto quello che sta succedendo ora in Italia mi fa davvero schifo!

 “Posto fisso che monotonia.”
Aaahhhh!!!!! Questa è proprio bella!!!
Mi ispirava fiducia il nostro nuovo Presidente del Consiglio. Una persona seria, colta e distinta ma questa deprimente battuta se la poteva risparmiare... come molte altre cose...
Caro Signor Monti, forse ha ragione, dopo ben dieci anni nella stessa ditta, sono stanca sia fisicamente sia psicologicamente, ma anche se il mio lavoro non mi piace più, anche se è “monotono” e la voglia di “cambiare aria” è sempre più insistente, il mio posto fisso io me lo tengo ben stretto!
A proposito, lo sa che senza un regolare contratto a tempo indeterminato, il famigerato posto fisso, le banche non erogano mutui? E senza un mutuo, un comune mortale come me che vive con un magro stipendio da operaio, non potrebbe mai comprarsi una casa, mobili, pagarsi il dentista, l’auto nuova…

“Diamo lavoro ai giovani e alle donne!”
Quale lavoro?
Pagina degli annunci di lavoro sul quotidiano locale:
Cerco lavoro 47 annunci, offro lavoro 3 annunci.
Per fortuna che vivo in Lombardia, la regione più industrializzata!

Quello che mi fa più rabbia?
Mia sorella, due volte laureata non trova lavoro, il figlio di Bossi, dopo aver comprato il diploma, guadagnava 15mila € al mese come assessore e ora che si è dimesso, li hanno pure dato una buona uscita di 40mila €!!!! Poverino, se li meritava proprio quei soldi!
Ci sono famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, anziani ridotti a dover rubare qualcosa da mangiare perché la pensione non basta mentre i nostri politici sono i più pagati d’Europa. Hanno tutti i privilegi oltre che a una cospicua pensione. Viaggi, auto, visite mediche gratis per loro e per tutti i familiari invece ai disoccupati hanno di recente tolto anche l’esenzione del ticket.
E su questo argomento ci sarebbe molto altro da dire ma mi fermo qui.

Quello che più mi angoscia?
I suicidi. Persone tanto disperate, per aver perso il lavoro o per non essere riusciti a salvare la propria azienda, da arrivare al punto di togliersi la vita. Ho letto che questo succedeva anche durante la crisi del 1929. Io lo trovo agghiacciante. Non si può continuare così, abbiamo davvero toccato il fondo.

Quello che più mi preoccupa?
Il futuro. Ho trentatré anni e se tutto va bene andrò in pensione ultra sessantenne, isterica e con la schiena rotta, ma non è per me che sono preoccupata ma per i nostri figli. 
Che futuro stiamo dando alle nuove generazioni?
Io, ora, non lo vedo.

Buon primo maggio a tutti!


Ps. Buon compleanno blog!
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