28 aprile, 2012

SUMMER AND THE CITY - CANDACE BUSHNELL

Piacevolmente sorpresa, non avevo mai letto questa autrice sebbene possegga altri suoi libri e la conosca per via della serie tv e dei film di "Sex and the city" ispirati al suo omonimo romanzo.
Sarà che conosco le protagoniste dalla tv e dal cinema, ma ho letto il romanzo come se vedessi un film, immaginando luoghi e personaggi con un certo realismo.
In questo caso si tratta del prequel di "Sex and the city" ovvero ciò che succede all'arrivo della giovanissima Carrie Bradshow nella Grande Mela con i suoi sogni e le sue paure.
Carrie frequenta un corso di scrittura a New York durante l'estate prima del college, il suo sogno è diventare scrittrice, ma in autunno ci sarà la Brown ad attenderla. Per cui ha poco tempo per "sfondare" e rivoluzionare i progetti prestabiliti senza deludere suo padre.
Viene subito rapinata e così si rivolge a Samantha, cugina più grande di una sua compaesana che diventerà il suo appoggio. Conosce Miranda quando la cerca per restituirle la sua borsa e via via si crea una cerchia di amicizie e conoscenze tra i ragazzi del corso, artisti, agenti e personaggi della movida newyorkese.
Invaghita di un drammaturgo più grande scoprirà, forse, cos'è davvero l'amore e perderà la verginità ma con un altro, del tutto inaspettato.
Sulla via del ritorno di casa, dopo un flop che la destabilizza scoprirà che anche gli errori e i bassi servono nella vita per poi ripartire più forti di prima e così, infine, conosce anche Charlotte completando il quartetto delle celebri amiche.
Molto appropriata la copertina, rosa perchè alla fine credo sia questo il genere a cui il romanzo appartiene, con la mela simbolo di New York che però è fuxia e pitonata per non dimenticare la passione per la moda della protagonista e del suo entourage.
Si fa letteralmente divorare e così già non vedo l'ora di leggere "Il diario di Carrie" che vede la stessa protagonista sempre agli esordi.

24 aprile, 2012

L'ALTARE DELL'EDEN di James Rollins


Trama:
Iraq, aprile 2003.
Baghdad è stata appena conquistata dall’esercito americano: la città è nel caos e, mentre i soldati
cercano di arginare rapine e saccheggi, alcuni uomini armati irrompono nel giardino zoologico sottraggono da un laboratorio sotterraneo i risultati di un esperimento rivoluzionario. Le armi, però, non possono proteggerli dalla creatura che, all’improvviso, emerge dall’oscurità...
NewOrleans, oggi.
Un peschereccio naufragato sulle coste della Louisiana, i membri dell’equipaggio scomparsi, sangue ovunque e, nella stiva, un carico clandestino di animali esotici: è questo lo scenario che si presenta alla veterinaria Lorna Polk, chiamata dall’agente Jack Menard per prestare le prime cure ai preziosi animali. Incuriosita dalle loro singolari anomalie fisiche e dalla loro stupefacente intelligenza, Lorna sospetta subito che siano le cavie di audaci manipolazioni genetiche. Ma la curiosità si trasforma in terrore quando prima scopre che un feroce giaguaro dai denti a sciabola è fuggito nella palude, e poi si salva per miracolo dall’esplosione che distrugge il peschereccio. Per far luce sulla provenienza di quel misterioso carico, infatti, Jack e Lorna dovranno affrontare un nemico potente e implacabile, disposto a tutto pur di nascondere la verità. Perché quegli animali sono gli ignari custodi di un segreto sconvolgente, un segreto che risale all’origine stessa della razza umana...
Ancora una volta James Rollins si conferma un maestro dell'avventura, inserendo come sempre nei suoi romanzi un po' di tutto, dalla storia alla scienza, passando per la fantascienza.
Ma sarà poi fantascienza?
In questo romanzo inserisce nella protagonista femminile una professione a lui cara: quella di veterinario, studi che ha veramente conseguito e praticato e che nel libro padroneggia con grande esperienza.
Ma introduce anche una passione autentica per la città di New Orleans che si avverte in ogni pagina, descrivendo non solo i luoghi, ma anche i popoli, le tradizioni e la mentalità, al punto che sembra di vedere realmente le scene narrate e di percepire il senso di una tradizione diversa non solo dalla nostra, ma dall'America in genere.
Non mancano i colpi di scena, tra teorie fantascientifiche che sembrano sradicarsi addirittura dalla Bibbia e sentimenti vecchi e nuovi che chiedono solo di essere vissuti.
E come accade in quasi tutti i suoi libri, quel pizzico in più finale: a fine libro si potrà leggere quante parte è fantasia e quanta realtà contiene, chiarendo ulteriormente eventuali dubbi del lettore.
Se amate l'avventura, la conoscenza e la possibilità di sviluppare nuovi punti di riflessioni personali, non perdete questo libro che si legge tutto d'un fiato.

by Lisa

21 aprile, 2012

ODORE DI FERRO E DI CACAO di ALESSANDRA DRAGONE


E' il 1919 e alla morte del notaio Alberto Musino, le quattro figlie Alberta, Maria Teresa, Emma e Violetta scoprono di aver ereditato una villa in Romagna di cui ignoravano l’esistenza. Violetta, la minore e  più istintiva delle quattro, convince la quasi coetanea Emma a partire alla volta di Cento per prendere possesso della proprietà sebbene non sia necessario e contro il volere delle sorelle maggiori, spinta da una sete di sapere di quel posto e del padre scomparso con questo segreto. Ad attenderle, però , a "Villa Libera" ci sarà  un giovane anarchico, Errico Guastoni, che da dieci anni abita gratuitamente nella villa, assieme alla sua amica Fiora, per volere del loro padre che, anonimamente, in una lettera raccontava che il suo dono era stato dettato dall’ammirazione per gli ideali politici del ragazzo e dal rimpianto per aver scelto una vita tranquilla, lontana dalla politica e dal progresso. Incredule e sconcertate, Violetta ed Emma cercheranno risposte rivolgendosi al notaio Barena, un vecchio amico del padre, che si era occupato delle beghe della casa in quegli anni. Scopriranno la verità sull'animo dell'amato genitore ed il suo passato giovanile, legato a eventi drammatici avvenuti durante la rivolta del Matese nel 1877, che avevano cambiato per sempre il destino della famiglia di Errico e col quale, per questo, si sentiva in debito.
Le due sorelle, conosciuta la verità avranno simpatia per quel giovane anche se Emma ben presto cambierà idea e si schiererà con Alberta, mentre Maria Teresa asseconderà Violetta, una volta che anche le maggiori le avranno raggiunte a Cento da Pedemonte.
Violetta dapprima per conoscere meglio il genitore scomparso e poi per sete di sapere inizia a studiare e leggere dai libri che furono di suo padre decidendo di sposare la causa di Errico ed avvicinandosi a lui fino ad innamorarsene.
Si separeranno alla fine dell'estate carichi di speranze ed attese e molte cose accadranno dopo, fino a stravolgere le vite di tutti. Non vi svelo altro perchè non voglio rivelare tutta la trama.
Un pò contorto, m'è sembrato un labirinto di specchi dai quali emergono via via verità nascoste, dove i vicoli sono tutti i vari personaggi con le loro storie che si intrecciano, incuriosisce il fatto di sapere se un'uscita c'è e quale sia.
Per quasi tutto il romanzo mi sono chiesta il significato del titolo perchè non lo ritrovavo ma alla fine è arrivato: sono gli odori che infatti restano di più impressi ad Errico che dal senso dell'olfatto si fa spesso guidare nelle sue scelte di vita. L'odore di ferro rappresentanta il progresso con le sue macchine mentre quello del cacao la sensualità e la perversione, incarnate da Vera, una donna in cui Errico si imbatte per corrispondenza visto il suo lavoro alle poste.
Un romanzo forte sia per gli ideali politici del primo dopoguerra con gli inizi del fascismo, l'anarchismo e i dubbi sul socialismo che per alcune scene di violenza di vario genere. Sembra una sorta di dilemma dell'uomo del tempo di intervenire o meno per cambiare le sue sorti e, nel caso, di come farlo, se con le parole e l'informazione o i fatti, gli scioperi e le violenze.

15 aprile, 2012

UN PIZZICO DI...


Parte da oggi una piccola rubrica che ognuna di noi gestirà a seconda dei propri interessi e conoscenze.
Un angolo del blog dove si può parlare di tutto, dalla scienza alla religione, da argomenti di attualità a semplice comicità.
Un modo per diffondere curiosità di ogni genere, dalle notizie importanti alle leggende o ricette della tradizione locale senza la pretesa di insegnare nulla, ma solo di condividere piccole conoscenze a nostra disposizione.
Inizio io, Lisa, con UN PIZZICO DI... ARTE (tra leggenda e realtà).
In occasione del prossimo Maggio dei Monumenti, evento culturale che si svolge ogni anno a Napoli, ho scelto come primo argomento un'attrazione turistica degna di nota per chi decide di visitare il suo centro storico, ricco di monumenti e chiese da ammirare: Il Cristo velato, visitabile nella cappella di Sansevero.
L'intera cappella, parte della chiesa Santa Maria della Pietà, è un susseguirsi di affreschi e opere in marmo da poter definire perfette per la minuziosità dei particolari.
Lo sguardo volge a 360 gradi molto lentamente, per poter catturare quanti più dettagli possibili, per poi incollarsi al centro della sala, dove è esposto il famoso Cristo velato, opera dello scultore Giuseppe Sanmartino.
Immagini e descrizioni non bastano a descrivere l'opera, la cui splendida perfezione si può ammirare esclusivamente dal vivo. Io che l'ho visto di persona, posso assicurare che ogni fotografia non rende giustizia al capolavoro.
Un'opera che si serve di leggende per spiegarne la bellezza incomparabile e la morbidezza del drappeggio del velo di marmo che vien voglia di toccarlo per assicurarsi che non sia in realtà un velo di tessuto.
Leggende legate al Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, noto alchimista e adepto della massoneria, al quale vengono conferiti dalla tradizione popolare, poteri esoterici e patti con il diavolo.
Si narra infatti che il velo di marmo fosse in realtà un velo di tessuto con cui lo stesso scultore, terminata l'opera, lo coprì.
Durante la notte, il diavolo, lì presente per misteriosi ed inquietanti legami con il Principe di Sansevero, profondamente offeso dalla presenza della statua del Cristo, toccò il velo che si pietrificò in pochi secondi.
Altra teoria è che il Principe fosse riuscito a prepare una pozione in grado di pietrificare il velo: dopo averlo immerso nella pozione, avrebbe poi disposto nuovamente il velo sul Cristo, prima che si pietrificasse.
E questa teoria pare sia confermata da un'altra leggenda, legata ad una camera segreta sotterranea, ritrovata dopo la morte del Principe, durante i lavori di ristrutturazione della cappella.
La zona è visitabile e mostra il ritrovamento di due scheletri, uno maschile e l'altro femminile, in cui sembrano essere rimasti intatti l'intero sistema venoso ed arterioso e alcuni organi, tra cui un utero lievemente ingrossato.
Secondo la leggenda, i due schletri, sarebbero appartenuti ad una coppia di servi del Principe, sui quali l'uomo provò spietatamente un'altra pozione che iniettò loro mentre erano ancora in vita.
I due sarebbero morti poco dopo per effetto della pozione che, entrata in circolo, avrebbe solidificato istantaneamente e lasciato intatti i tessuti molli al di sotto della pelle e dei muscoli.
In realtà, esiste un antico contratto che proverebbe che il Principe commissionò al dottor Salerno la costruzione di due scheletri su cui avrebbe poi collocato il sistema venoso ed arterioso fornito da lui stesso. Nell'atto si specifica che il sistema sia stato costruito con fil di ferro e cera colorata, trattata con "ingredienti segreti".
L'Ente proprietario delle opere ha sempre rifiutato un esame scientifico sulle "Macchine anatomiche", così denominate, impedendo di verificare il contenuto del contratto ed alimentando le credenze popolari.
Dove finisce la leggenda ed inizia la realtà?
Ai visitatori l'ardua sentenza.
by Lisa

11 aprile, 2012

VOLEVO ESSERE UNA FARFALLA di Michela Marzano









Questo libro, che sembra parlare di anoressia fin dal sottotitolo di copertina, ne parla è vero, ma anche, ma non solo.
Perchè Michela Marzano tra le righe della sua fatica di vivere, di accettarsi, di ascoltare le proprie emozioni, lascia intravedere un grande coraggio e una grande speranza, il desiderio e la ricerca dell'Amore per sè stessi e della paura che ci accompagna in questo viaggio dentro di noi.
Perchè dice "Ama il prossimo tuo come te stesso...è una frase che tutti conoscono..eppure nessuno, o quasi, insiste sufficientemente sulla seconda parte. Come te stesso..dove il "come", una parola apparentemente banale, è la parola chiave, perchè è sempre da lì che nasce la relazione e perchè la cosa più difficile è amare sè stessi..."
E' quindi un libro per tutti...per chi ha vissuto in prima persona questa malattia...ma soprattutto per chi non è riuscito ad amarsi perchè è da lì, che nasce sempre la causa del nostro soffrire.
Michela si perde nell'anoressia, nella disperazione, nel dolore, nel tentativo, fallito, di farla finita...
Michela che subisce il pregiudizio e l'ignoranza della società...che ancora etichetta la malattia mentale, come pazzia e che banalizza il disagio psicologico come fosse un capriccio.
Michela che si sente sola e incompresa anche in famiglia dove le dicono di vergognarsi quando non mangia...perchè in Africa invece i bambini muoiono di fame...
E poi ancora, l'autorità del padre, stimato docente universitario, che non accetta la sua malattia, anzi gliela fa pesare come una colpa...perchè lei deve essere perfetta e perchè "siamo bravi solo se sono gli altri a dircelo.."
Quanto dolore.
Poi la fuga in Francia..un altro stato... provare a ricominciare anche da una nuova lingua.
Guarire non dal dolore perchè quello resta e fa parte della vita...ma per dare un senso.
Affrontare l'analisi, in francese...perchè le sembra più dolce il confronto...perchè le parole cambiano suono..
E poi pian piano la rinascita... percepita passo dopo passo, lentamente come è giusto che sia, perchè è così che avvengono i cambiamenti profondi.
"Ho lasciato la presa e da lì sono potuta ripartire, da quella consapevolezza sottile e fragile di poter essere anch'io "altro" rispetto alle esigenze del "dover essere".
L'unica risposta nella vita è quella che dubita e chiama, finchè arriva quella parola capace di nominare la sofferenza, quando si ricomincia a vivere nonostante tutto."
buona lettura!     Laura   (Fenix)

10 aprile, 2012

AMORE ZUCCHERO E CANNELLA di Amy Bratley

 



Editore: Newton Compton 
Pagine: 347 
Prezzo: 9,90€ 
Anno: 2011



Descrizione:
Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d'amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l'ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d'improvviso è ostile. Niente pare esserle d'aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s'imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l'ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c'è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l'ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l'esistenza... Il passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo fosse l'unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore? 

Il mio piccolo parere:
Ho deciso di comprare questo libro dopo aver letto alcune recensioni in giro nel web e anche perchè 9,90€ (8,42€ su IBS) è davvero un buon prezzo per un libro di 347 pagine, rilegato e con sovracopertina. 
Il titolo originale non ha nulla a che vedere con il titolo italiano, però la storia mi è piaciuta. Frizzante, romantica, scorrevole, un pò stile Kinsella. Le avventure tragicomiche della povera Juliet ti rapiscono subito dalle prime pagine e il libro l'ho letteralmente divorato.
Amore Zucchero e Cannella è il primo romanzo di Amy Bratley, spero che ne scriva altri e magari con Juliet ancora protagonista.

Su youtube si può vedere il booktrailer:
http://www.youtube.com/watch?v=s97_5takwfA&feature=player_embedded



09 aprile, 2012

L'AMORE TRA LE RIGHE - LISA VERGE HIGGINS

La storia inizia con Kate, mamma di tre figli e casalinga pronta a gettarsi da un aereo col paracadute e si capisce subito che non è il tipo da fare queste cose ma, la sua defunta amica Rachel glielo ha chiesto in una lettera per farle ritrovare il suo spirito d'avventura giovanile e così, vinti i timori si lancia nel vuoto. C'è poi Jo, donna in carriera sempre pronta a rimorchiare il belloccio di turno a cui Rachel, sempre per lettera, comunica che le lascia in custodia sua figlia Grace tra lo sbigottimento generale visto che Kate è la mamma del gruppo. Infine, vi è Sarah a cui Rachel ha chiesto di ritrovare Colin, un medico con cui quattordici anni prima aveva avuto una storia breve ma intensa e che è rimasto sempre nel suo cuore e nella sua mente nonostante i successivi tentativi di relazioni amorose.
"L'amore tra le righe" che recita il titolo è quello di Rachel, appunto, un amore per le sue amiche di gioventù che comunica grazie alle sue lettere con le quali cerca di scrollarle dal torpore in cui sono finite per riportarle alla vita e creando non pochi scompigli. Tra viaggi per mete esotiche, crisi sentimentali e psicologiche, passione, amicizia, collaborazione e ricordi si snodano le vicende delle tre amiche più una, Rachel, che si ritroveranno a causa della sua morte per poi non perdersi più.
Una storia commovente in vari punti e significativa per come vengono affrontati i sentimenti, che siano tra uomo e donna, tra genitori e figli o semplicemente tra amici e colleghi. Piacevole perchè nonostante la sofferenza e le difficoltà tutte ritroveranno l'equilibrio, anche se non sapevano di averne bisogno prima.

IL BACIO DELLA SIRENA - TERA LYNN CHILDS


Questo romanzo si sviluppa tra metafore marine, equivoci, situazioni imbarazzanti o semplicemente insolite e racconta la storia di Lily, sirena temporaneamente sulla terraferma a Seaview e Quince, suo vicino di casa e coetaneo nonchè acerrimo nemico da tre anni.
Conosciamo la storia di tante principesse e dei loro baci in grado di risvegliarle o rompere incantesimi e che le sirene sono mitologicamente ammaliatrici ma cosa sappiamo dei baci delle sirene? Poco o nulla direi per cui quando Quince bacia "per sbaglio" Lily, gli eventi precipitano e i due si trovano legati a livello profondo loro malgrado.
Cercheranno di rompere questo legame, soprattutto Lily vi si oppone perchè convinta di amare Brody, compagno popolare e campione di nuoto.
C'è poi la questione del trono perchè Lily non è una sirena qualsiasi ma la principessa ed erede al trono di Thalassinia, regno sottomarino in cui dovrà tornare un giorno per governare e della clausola di avere un compagno per la vita entro i suoi diciotto anni ormai prossimi.
I due affronteranno varie prove e sebbene diventi sempre più chiaro che Quince ama davvero Lily, lei si opporrà fino all'inverosimile riuscendo però, infine, a capire cosa prova davvero per Brody e Quince.
Una storia perfetta per gli adolescenti ma anche per i "giovani adulti" che hanno più recente il ricordo di quel periodo strano che per tutti è proprio l'adolescenza.
La storia si legge con piacere e celermente per sapere come va a finire per Lily e Quince, in definitiva una lettura leggera e trascinante. L'ho regalato anche alla mia cuginetta di dodici anni che credo e spero l'apprezzerà come me.
Secondo me, poi, degna di nota è la copertina rilegata del libro che in prima pagina reca il titolo con gli stessi caratteri della sovracopertina (di solito è vuota) , il che rende il libro più brioso se si toglie temporaneamente la sovracopertina per non rovinarla, come faccio io.

06 aprile, 2012

IL PRIGIONIERO DEL CIELO - CARLOS RUIZ ZAFON


IL PRIGIONIERO DEL CIELO

di Carlos Ruiz Zafon


Ho letto tutti i romanzi di Zafon e questo non potevo perdermelo. Finito il romanzo  ho aspettato qualche giorno per la recensione : avevo bisogno di metabolizzarlo e di ripercorrere le vicende nella mente perchè l'ho letto talmente velocemente che, alla fine, mi è restata la sola impressione di non aver letto nulla.
Mi ha fatto piacere ritrovare Daniel, suo padre, il signor Fermin ed il cimitero dei libri dimenticati, ma mi avrebbe fatto anche più piacere poter risolvere uno dei tanti misteri narrati sin dall'inizio del romanzo e restati irrisolti.

In una mattina pre-natalizia, mentre Daniel è solo in libreria , si presenta un tizio alquanto misterioso che acquista il libro più costoso della libreria " Il Conte di Montecristo" e chiede che venga recapitato al signor Fermin.
Da qui inizia per Daniel un lungo percorso di scoperte, dalla vita di Fermin a quella della sua famiglia, una fitta ragnatela da risolvere, dove a tessere i fili sembra essere sempre la stessa persona.

"Il prigioniero del cielo" a conti fatti mi sembra una prefazione del romanzo, che sarà quello che ne seguirà, perciò non mi resta altro da fare che aspettare con la curiosità il seguito, e prima mi rileggerò questo romanzo .
In ogni caso il modo di scrivere di Zafon è sempre coinvolgente e scorrevolissimo. Ho letto che l'autore fa lo scrittore di film a Los Angeles e sia mai che la storia dei Sempere diventi un film prima o poi!

01 aprile, 2012

Noi e la rete

Cronaca recente riporta di numerose ragazzine addescate da orchi, uomini rivelatisi folli che picchiano le proprie compagne conosciute in chat, come se il pc fosse il vero demonio o un suo strumento e non fosse solo un tramite con cui è più facile nascondersi e mascherare la malvagità umana.
Perché, alla fine, dietro tutto ci sono solo uomini e donne, siamo tutti uguali . E in rete, così come per strada, ci sono sia le brave che le cattive persone.
E' il dilemma alla base dell’umanità il confronto tra bene e male, a partire dalla creazione dell’uomo secondo i cristiani, già dall’Eden e dal tranello della mela che ha relegato biblicamente noi donne a certe sofferenze.
Personalmente navigo da quando ero adolescente, da oltre un decennio, quando i social network non esistevano e la chat non era così diffusa.Mi sono imbattuta in diverse realtà, conosciuto seppur virtualmente tantissime persone e ovviamente ce ne sono state di tutti i tipi, come è normale che sia. Qualche cattiva esperienza c’è stata, ma ne ho avute anche di belle . Riprova ne è il fatto che abbia mantenuto contatti con amici ed amiche conosciuti diversi anni fa ormai . Già questo penso sia molto in un mondo dove la vera amicizia latita e solo l’interesse resta prevalente e predominante in una moltitudine di relazioni umane, di qualunque tipo esse siano.
Oltre alla chat è venuto poi il gruppo di lettura, il mio blog, questo in cui sono entrata da poco e tutta una serie di conoscenze con persone squisite che altrimenti non avrei avuto modo di conoscere visto che proveniamo da tutta l’Italia: se non è fantastico questo, cosa lo è?
In un mondo dove l’apparenza sembra essere tutto, un monitor ci separa ma accorcia anche le distanze, riduce i gap generazionali oltre che geografici, esiste solo la persona per come è e non per come appare all’esterno.
Lo scorso mese sono stata convalescente per qualche giorno dopo un intervento agli occhi e non mi è pesato molto non uscire di casa, ma quanto non poter comunicare grazie al mio amato pc. Mi sono sentita fuori dal mondo in tutti i sensi ed ho pensato a chi soffre di certe malattie invalidanti e che, solo grazie a tali strumenti, riesce a comunicare col mondo esterno.
Direi quindi di cogliere il lato positivo di internet  e della tecnologia in generale per metterli al nostro servizio e non il viceversa diventandone dipendenti, senza osticizzare ciò che non conosciamo ma cercando di capire come sfruttarlo al meglio, perché la "rete" non sia solo un sinonimo di "trappola".

IL GIARDINO DEI RAGGI DI LUNA - SARAH ADDISON ALLEN


Mullaby è una città del Sud degli Stati Uniti piuttosto particolare, non solo perchè qui sono vive le tradizioni tipiche del sud come il barbecue old style ma, soprattuto, perchè ci sono delle misteriose luci che appaiono a volte di notte e personaggi alquanto caratteristici che vi abitano.
Emily vi arriva a 17 anni dopo aver perso la madre perchè lì vive suo nonno che non ha mai visto, un gigante dall'aria triste che tutti temono e rispettano sebbene sia un pezzo di pane e piuttosto riservato.
Julia, invece, vi ha fatto ritorno dopo anni alla morte di suo padre con l'intento di sistemare le cose e tornarsene a Baltimora il più presto possibile ma, i debiti del genitore l'hanno costretta ad un rigido piano biennale per poterne uscire a testa alta e riuscire a realizzare il sogno di una pasticceria tutta sua.
A quanto pare la madre di Emily non le aveva detto nulla del suo passato, della sua città natale, della sua famiglia e dei suoi amici. E dalle voci che la ragazza sente non sembra riconoscere la figura di sua madre tanto limpida quanto intransigente ai suoi occhi.
Grande confusione si viene a creare in città e la povera Emily cerca di integrarsi, nonostante le ostilità dei vicini, anche grazie a Julia che da subito la prende sotto la sua ala protettiva da buona vicina e alla conoscenza di Win, coetaneo figlio del sindaco e ragazzo piuttosto insolito.
Amore ed amicizia si alternano e si susseguono in varie forme durante tutta la storia facendo spasimare il lettore che si interroga costantemente sugli sviluppi di tali intrecci.
Non voglio svelarvi altro della trama per non togliervi il gusto di scoprirla da voi.
Sarà che anche a me piace far dolci, sarà che c'è quel pizzico di magia che non guasta ma questa storia mi ha davvero coinvolta, non vedevo l'ora di arrivare alla fine per conoscere l'evolversi della vicenda ed una volta arrivata avrei voluto che non fosse la FINE, che continuasse ancora per altrettante pagine almeno.
Di suo ho anche "Il profumo del pane alla lavanda" e onestamente ora non vedo l'ora di leggerlo, questa autrice mi ha proprio conquistata!
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