Provate ad immaginare un luogo dove si può inviare una richiesta e viene risposto che tutto si può esaudire.
Ma tutto, anche i sogni, hanno un prezzo.
E se la tua vita si svolge ai margini di un quartiere "difficile" della tua città, troppe volte citato da notiziari e giornali, ti rendi presto conto che hanno sempre un prezzo troppo alto.
Questa è la mia storia, ma anche la storia di tante altre persone con un sogno nel cassetto di qualsiasi tipo. Il mio è essere scrittrice.
Il giorno in cui ho deciso di tentare questa strada è iniziata la mia piccola odissea.
La prima cosa che apprendi è che le grandi case editrici non lo vogliono neanche leggere il tuo manoscritto se il tuo nome non sa di già sentito.
La seconda che diventa altrettanto chiara è che l'Italia è piena di case editrici minori che ti chiedono di inviare il tuo manoscritto per un concorso (a volte anche con una richiesta di contributo minimo).
E la terza cosa è che puntualmente non vinci mai, ma, chissà perché, la tua opera risulta interessante e sono disposti a pubblicarla.
Però il discorso fondamentale resta: tu chi sei? Come possiamo investire su di te?
Beh... a volerla dire tutta si potrebbe fare alle suddette case editrici le stesse domande: tu chi sei? Che garanzie ho ad affidarmi a te?
Troppa immodestia da parte mia? Da parte di un'autrice esordiente?
Forse si.
O forse no, visto che alla sottoscritta viene chiesto di autofinanziare la propria opera per coprire i costi di pubblicazione.
E quando le cifre vanno dai 1500 ai 5500 euro, credo che le garanzie non si dovrebbe solo chiederle, ma pretenderle.
E la prima che dovrebbero offrirti a questi prezzi è una valida distribuzione nelle librerie.
Invece no. La distribuzione ha costi troppo alti, a quanto pare.
E poi cosa sono qualche migliaio di euro per realizzare un sogno?
Certo, se il sogno divenisse realtà, ci si potrebbe pensare.
Ma la realtà è che quei soldi ti consentono solo di trasformare il tuo manoscritto in un libro vero, con qualche copia "omaggio" (viene quasi da ridere a sentire la parola copia omaggio a questo punto) e con scarse possibilità di vederlo un giorno esposto nella vetrina di una libreria. Ciò che ti si garantisce è una vetrina online.
Alcune case editrici ti garantiscono una loro distribuzione in determinate librerie d'Italia.
Io un giorno ho deciso di controllare personalmente. Sono andata nella libreria e ho chiesto quanti libri avessero della casa editrice in questione.
Risposta: nessuno. Avevano nella loro lista di fornitori la casa editrice, ma nessuna opera era mai stata ricevuta.
Perché racconto questo?
Perché in molti, dopo anni di tentativi, tenteranno di pubblicare con una casa editrice a pagamento.
Indipendentemente se giusto o sbagliato, ritengo sia doveroso fare delle attente valutazioni prima di decidere quale proposta accettare.
Perché una proposta di migliaia di euro merita garanzie precise.
Perché se hai un sogno c'è sempre chi è disposto a specularci sopra.
E soprattutto, perché meritiamo tutti una chance. Almeno una.