Visualizzazione post con etichetta mondo editoriale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mondo editoriale. Mostra tutti i post

19 maggio, 2011

Opportunità per emergenti... da Poste Italiane!

Buongiorno,
stamane leggevo nella mail di un'amica che ringrazio  
; )  
di un'iniziativa delle Poste Italiane e sono andata a leggere in web...
Giusto a titolo informativo ecco qualche link utile dal sito Booksblog
(clicca sul link)

Riflettevo che qui si parla di scrittori emergenti... non esordienti... o forse sono la sola che fa differenza fra le due cose?
Beh, sono quindi andata a visitare anche la casa editrice con cui le Poste hanno messo quest' inizativa cioè la 80144edizioni e riporto link della pagina specifica 
Linea gialla (clicca sulle parole in grassetto)
da cui si legge che il termine ultimo per inviare racconti è il 30giugno 2011 e  i migliori saranno scelti per la pubblicazione di "Linea gialla due" nel settembre 2011.
Meglio che vada a rileggermi con calma il regolamento... qualche racconto nel cassetto c'è!

                                                    Buona giornata
                                                                       da Stefylù

15 maggio, 2011

Regole di scrittura

Buona domenica sera a tutti,
ieri mi sono ricordata di un sito che ho visitato molto tempo fa , ai miei primi approcci con internet per racimolare più info , cose utili e cose da ripassare come aspirante scrittrice .
Il sito è
IL cassetto - L'informazione che rimane 
(clicca sulla scritta in grassetto)
un quindicinale telematico indipendente, con quasi duemila tra dossier, reportage, interviste e approfondimenti, che nasce nel 2004.

Oggi ve lo segnalo perchè anni fa avevo appunto scaricato un download delle regole di scrittura.
Nel caso qualcuno abbia un dubbio, nel caso si cerchino conferme a cose che sappiamo già , per chi invece passa di qui e ancora ha le idee poco chiare su plurali doppi, accenti, apostrofi, numeri ecc. segnalo questa pagina
http://www.ilcassetto.it/download.php
dove fra download di altro genere e notizie, potete scaricare anche quello  di
" REGOLE DI SCRITTURA".


Buona lettura , buon ripasso e  buona navigazione ,
                                                                             da Stefylù

11 maggio, 2011

La sinossi

Oggi che ne dite... facciamo  ripasso per bene di cosa sia la sinossi, per dotare al meglio i nostri lavori prima di inviarli alle case editrici o ai concorsi?

Per definizione si intende per sinossi  il riassunto minimo dell’intera storia, quale strumento di prima valutazione delle opere.
Nella lingua greca da cui deriva [syn] significa “con”, “insieme” e [òpsis] significa “occhio” e “vista”.



In genere la sinossi viene scritta dopo la stesura dell’opera, e deriva appunto da un lavoro di sommario.
Quindi dobbiamo pensare che essa consente di avere una “visione d’insieme” dell’opera.
Badate bene che non corrisponde alle “quarte di copertina” . Infatti  lo scopo della quarta di copertina è fornire in genere informazioni soltanto su incipit, protagonista e evento dinamico, con lo scopo di stuzzicare il lettore.

Con la sinossi si fornirà, invece, uno strumento per gli editori che devono operare una prima scrematura sulla gran quantità di opere che valutano. Di certo non desiderano essere “stuzzicati”, ma vogliono capire se la storia ha del potenziale.

La sinossi deve pertanto mirare unicamente a essere chiara e meglio se non scritta con uno stile particolare – lirico, enfatico, epico, aulico, volgare, umoristico ecc.

Non ci sono parametri fissi che ne definiscano la lunghezza minima e massima,
ma dipende, comunque, anche dai criteri richiesti dai vari editori.

L'importante tassativo  è che sia un riassunto minimo, contenente, nel minor spazio possibile, informazioni sufficienti a far  comprendere la storia in poche mosse: dall’inizio l’andamento,  attraverso lo svolgimento, fino alla conclusione , permettendo di considerare appunto la storia “in un unico sguardo”.

Ci sono case editrici che per i romanzi richiedono una sinossi in una lunghezza massima di 2 cartelle dattiloscritte tale da essere contenuta in un unico foglio A4 – standard condiviso con molti altri editori a meno che non  la richiedano con una specifica in lunghezza più breve, esempio di una sola cartella. In generale non sbaglieremo stando sulle , quando non ci  sono esplicite richieste dall'editore.

Fornire in due cartelle tutti gli elementi presenti in un romanzo non credo riesca a nessuno, a meno che non abbiate scritto un pessimo romanzo. Quindi bisogna inserire gli  elementi più importanti, i cosiddetti "nodi".

Riguardo i contenuti, la sinossi deve fornire informazioni su incipit, svolgimento e conclusione, ma astenetevi assolutamente dal corredarla anche di affermazioni critiche o valutazioni di merito sull’opera.
L’editore deve solo capire di cosa tratta ma non desidererà certo leggere una recensione dell’opera che è solo in valutazione , figuriamoci una recensione scritta dall’autore stesso!
Si possono inserire indicazioni sul discorso esclusivamente nel momento in cui questo abbia caratteristiche tanto importanti da risultare determinanti per l’opera.

Buona stesura per le vostre sinossi! 
                                                         da
Stefylù

09 maggio, 2011

La Fabbrica dei sogni

Provate ad immaginare un luogo dove si può inviare una richiesta e viene risposto che tutto si può esaudire.
Ma tutto, anche i sogni, hanno un prezzo.

E se la tua vita si svolge ai margini di un quartiere "difficile" della tua città, troppe volte citato da notiziari e giornali, ti rendi presto conto che hanno sempre un prezzo troppo alto.

Questa è la mia storia, ma anche la storia di tante altre persone con un sogno nel cassetto di qualsiasi tipo. Il mio è essere scrittrice.


Il giorno in cui ho deciso di tentare questa strada è iniziata la mia piccola odissea.


La prima cosa che apprendi è che le grandi case editrici non lo vogliono neanche leggere il tuo manoscritto se il tuo nome non sa di già sentito.


La seconda che diventa altrettanto chiara è che l'Italia è piena di case editrici minori che ti chiedono di inviare il tuo manoscritto per un concorso (a volte anche con una richiesta di contributo minimo).


E la terza cosa è che puntualmente non vinci mai, ma, chissà perché, la tua opera risulta interessante e sono disposti a pubblicarla.


Però il discorso fondamentale resta: tu chi sei? Come possiamo investire su di te?

Beh... a volerla dire tutta si potrebbe fare alle suddette case editrici le stesse domande: tu chi sei? Che garanzie ho ad affidarmi a te?

Troppa immodestia da parte mia? Da parte di un'autrice esordiente?
Forse si.
O forse no, visto che alla sottoscritta viene chiesto di autofinanziare la propria opera per coprire i costi di pubblicazione.

E quando le cifre vanno dai 1500 ai 5500 euro, credo che le garanzie non si dovrebbe solo chiederle, ma pretenderle.

E la prima che dovrebbero offrirti a questi prezzi è una valida distribuzione nelle librerie.
Invece no. La distribuzione ha costi troppo alti, a quanto pare.

E poi cosa sono qualche migliaio di euro per realizzare un sogno?

Certo, se il sogno divenisse realtà, ci si potrebbe pensare.

Ma la realtà è che quei soldi ti consentono solo di trasformare il tuo manoscritto in un libro vero, con qualche copia "omaggio" (viene quasi da ridere a sentire la parola copia omaggio a questo punto) e con scarse possibilità di vederlo un giorno esposto nella vetrina di una libreria. Ciò che ti si garantisce è una vetrina online.

Alcune case editrici ti garantiscono una loro distribuzione in determinate librerie d'Italia.

Io un giorno ho deciso di controllare personalmente. Sono andata nella libreria e ho chiesto quanti libri avessero della casa editrice in questione.

Risposta: nessuno. Avevano nella loro lista di fornitori la casa editrice, ma nessuna opera era mai stata ricevuta.


Perché racconto questo?

Perché in molti, dopo anni di tentativi, tenteranno di pubblicare con una casa editrice a pagamento.

Indipendentemente se giusto o sbagliato, ritengo sia doveroso fare delle attente valutazioni prima di decidere quale proposta accettare.

Perché una proposta di migliaia di euro merita garanzie precise.

Perché se hai un sogno c'è sempre chi è disposto a specularci sopra.

E soprattutto, perché meritiamo tutti una chance. Almeno una.

06 maggio, 2011

Pubblicare un libro... ma prima...

Finalmente decidi di pubblicare il tuo libro. Ecco, adesso in veste di Autore ti devi accertare di alcune cose . Forse le seguenti non sono tutte ma di certo quelle necessarie .

FASE PREVENTIVA
Dato che ci sono case editrici che aprono e chiudono in un  battibaleno, lasciando che gli autori non sappiano a chi rivolgersi, bisogna controllare:

1) se l'editore è iscritto regolarmente alla Camera di commercio e soprattuto da quanto tempo ha iniziato la sua attività e i suoi precedenti professionali. Cioè se almeno ha lavorato qualche tempo in una vera casa editrice e con quale qualifica. 

C' è da tenere presente infatti che per fare l'editore non è richiesta alcuna formalità se non quella dell'iscrizione alla Camera di commercio.
Quindi spesso studenti, pensionati, casalinghe senza arte né parte, una bella mattina svegliandosi , se decidono di fare l'editore, lo possono fare senza problemi. E magari lavorano in casa e non hanno un ufficio vero, per cui possono praticare dei prezzi molto bassi. 
Fate da soli la deduzione fra i servizi di un vero editore e gli pseudo editori.

2) Chiedere di poter prendere visione del catalogo completo dell'editore per verificare da quanto tempo esso opera, e quali altri autori ha pubblicato e
farsi spedire un libro campione per rendersi conto della qualità di carta e  stampa, della presenza o meno del codice ISBN, bollino Siae, ecc.
  
IL CONTRATTO DI EDIZIONE: 
Se tutto fin qui ci sembrerà regolare, passiamo quindi alla fase di esame e valutazioni varie  del contratto di edizione. È tipico di certi editori di non specchiata onestà mandare agli autori proposte di edizione con clausole ambigue e poco chiare.

Quali cose bisogna pretendere che vengano indicate nel contratto di edizione?
Numero delle pagine (spessissimo manca);
- Formato del libro (cioè cm. X cm.); 
- Copertina (grammatura, tipo e possibilmente marca) e numero di colori con cui viene stampata, 
-Tipo di carta (grammatura, tipo e possibilmente marca);
Utile a farsi un'idea reale è farsi mandare  un campione di libro edito nella stessa collana;
-Illustrazioni:
per illustrazioni in nero (o dello stesso colore con cui è stampato il testo) non dovrebbe esserci alcun supplemento, ma  si deve capire se è richiesto un supplemento per l'eventuale inserimento di illustrazioni (foto e/o disegni) all'interno del libro e a quanti colori è l'illustrazione. Ovviamente l'illustrazione deve essere fornita dall'Autore o comunque da lui approvata; 
- Prezzo di copertina; 
- Numero delle copie che l'Autore riceverà in cambio del suo contributo.
C'è chi chiede un contributo stampa ma poi se l'Autore vuole delle copie gliele fa pagare a prezzo di copertina senza sconto!;
 - Se vi viene promesso una "diffusione nazionale" affermando di spedire un certo numero di copie (copie che comunque voi quali Autori pagherete!) alle librerie, bisogna farsi mandare l'elenco delle librerie per poter controllare, 
- Se l'opera verrà contrassegnata dal codice ISBN , farsi assicurare che il libro verrà inserito nel "Giornale della libreria" (cosa che deve essere automatica se l'opera ha il codice ISBN.

 Infine la cosa migliore sapete qual'è??? Contattare qualche Autore che ha già pubblicato con quella casa editrice e sapere come è stato trattato.


In bocca al lupo e... come ci ha insegnato  Cris, per amore degli animali si risponde "lunga vita al lupo"
                                                                          
                                                       Buona pubblicazione   
                                                                  da Stefylù, 
(quella che di onesti editori ancora non ne ha incontrati e anche per questo ha optato per l'autopubblicazione) .
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...