01 aprile, 2016

IL TEMPO DEL TERRORE


Benché il terrorismo esista da tempi immemori, dall’11 settembre 2001 qualcosa nel mondo è cambiato. Forse il terrore stesso che ha steso la sua ombra allargandosi a dismisura sul pianeta.

Il motivo ufficiale è un Islam che vuole imporre la propria religione sul mondo intero, in particolare su noi “infedeli” occidentali.

Io non ci credo. Non si allevano bambini per farli diventare uomini bomba, per colpire a tradimento chi non se l’aspetta, in nome di Dio. Che Dio sarebbe?

Il mio profondo rispetto per ogni religione differente dalla mia, mi suggerisce di non prendere per buona questa versione. Chi inneggia alla distruzione non può farlo in nome di nessun Dio, quale sia il modo in cui lo chiama. Può farlo solo per desiderio di conquista e potere, due obiettivi non divini, ma umani e così effimeri che possono essere persi in breve tempo o anche in un istante.

Due mete talmente ambite che per averle e trattenerle il più possibile si farebbe di tutto, compreso il combattere in modo aperto, dichiarando una guerra, o in modo subdolo, con continui stratagemmi e attacchi improvvisi, non verso obiettivi strategici, ma verso vittime innocenti.

Perché diciamocela tutta: che sia guerra dichiarata o terrorismo, l’unico ideale che muove chi è disposto a ciò è la brama di potere. Il potere di prevalere sull’altro. Il potere di distruggere ciò che non si ha e che si vuole ad ogni costo.

Eppure, tra i due metodi discutibili, resta che la guerra dichiarata  consente di fare una scelta. La scelta di andarsene da quel luogo che sarà bombardato. La scelta di dirigersi verso terre che, seppur con diverse difficoltà, sono aperte all’accoglienza di chi scappa dai luoghi del terrore.

Il terrorismo no. Questa scelta non la concede. Agisce senza remore colpendo di proposito vittime innocenti che mai potrebbero difendersi. Agisce per seminare il terrore in un sistema che dicono di odiare e che tuttavia è lo stesso sistema che offre opportunità anche a loro e che vogliono conquistare per poi gestire a piacimento.

Ma del resto… come farebbero e controllare la loro stessa gente e il mondo se non con il terrore?

Questi terroristi che si professano islamici e che con le loro gesta offendono lo stesso Islam, hanno lo scopo di seminare il terrore per arrivare dove altri sono giunti: a comandare con un regime che sarebbe poi da dittatura. E per arrivare a ciò passano attraverso la strada, sempre subdola, dell’intolleranza. Perché il messaggio che danno al mondo è che tutto l’Islam è propenso al terrorismo e fa loro comodo che si guardi con sospetto e con odio verso la  propria gente.

La loro stessa gente che può essere nei posti dove decidono di colpire, decidendo di sacrificarli senza pietà. Perché così il terrore non si diffonde soltanto nell’occidente, ma affonda profondamente le radici laddove già c’è: i loro stessi popoli che hanno già sottomesso e che, sempre più di frequente, cercano un futuro diverso qui da noi.

Non li catalogherò né dell’ISIS né Talebani. Per me sono e resteranno solo terroristi vigliacchi. Perché colpire alle spalle persone innocenti è da vigliacchi. Ed ogni terrorista, quale sia la sua provenienza è un vigliacco!

Non accetterò quindi mai giustifiche ipocrite del tipo: loro ci restituiscono solo qualche bomba che l’occidente gli ha venduto. E ne ho sentite di frasi simili… “dalla nostra stessa gente”.

Non perché neghi questo passaggio (anche se non è solo l’occidente a detenere il primato del mercato di armi), ma per il semplice fatto che loro da sempre le acquistano. E’ una legge di mercato: la merce viene offerta  laddove c’è richiesta. Per quanto deplorevole, anche quello delle armi è un mercato e risponde a questa legge.

Loro le armi le comprano. I soldi per costruire case, scuole, ospedali e per sfamare il loro stesso popolo  non li hanno. I soldi per comprare armi di distruzione sì.

E con loro non mi riferisco agli islamici, ma ai terroristi che si definiscono islamici. Sia ben chiaro.

Dell’Islam invece vorrei riportare un articolo che, ritengo, parli da sé.

Buona lettura:

 


by Lisa

1 commento:

fenix ha detto...

In realtà penso che quello che fanno oggi questi terroristi, l'hanno già fatto prima di loro i crociati, corsi e ricorsi storici...
Per il discorso delle armi non è questione solo di legge di mercato che è indubbio, ma che troppe volte si è scesi a compromessi con Stati che hanno a che fare con questi terroristi e si continua a farlo. Negare le colpe dei governi occidentali è questi sì, ipocrita.

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