Questo per me é il mese di festa per antonomasia, penserete tutti alle
festività natalizie e di certo quelle sono il clou del mese ma, personalmente,
ho molti compleanni in famiglia a cominciare da oggi e poi c’è anche il mio di
compleanno e, ovviamente, l’onomastico mio e di altre due socie qui.
Il consumismo ha offuscato il significato vero delle feste e della
tradizione del nostro Paese, senza divagare ancora, vediamo un po’ di
tradizioni dicembrine.
San Nicola
E' la sera del 5 dicembre: i bambini dell'Italia Settentrionale mettono
sul davanzale calze e scarpe. Nelle strade, le vetrine piene di giocattoli,
libri, dolci, splendono di addobbi... Nella notte "San Nicolò"
distribuirà tutte quelle belle cose nelle calzature dei bambini buoni, come fa
la Befana a gennaio. San Nicola fu
vescovo di Mira. Era nato a Patara nella Lisia (Asia Minore). La storia ci dice
che morì nell'anno 350. Ma perché é diventato un "portatore di doni"
ai bambini? E' la tradizione leggendaria a raccontare i fatti che fecero
nascere questa usanza diffusa nel mondo. San Nicola, si racconta, venne a
sapere che tre povere bambine della sua città, sarebbero state vendute come
schiave, perché la famiglia non poteva assegnare loro una dote con la quale,
divenute grandi, si sarebbero potute sposare. Allora il vescovo andò solo nella
notte, fino alla casa delle povere bambine e posò sulla finestra tre sacchetti
pieni d'oro.
Il suo amore per i piccoli é
ricordato anche da un miracolo: resuscitò tre bambini durante le persecuzioni
degli ariani. Il vescovo di Mira é anche il patrono dei marinai e la Basilica
di Bari, che é una delle chiese più belle e più antiche di Bari, é ancor oggi
meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Ovviamente ci sono stata ma, mai in
occasione della festa patronale.
Santa Lucia
In alcune città d'Italia, é Santa Lucia che ogni anno porta i doni ai
bambini. Si racconta che Lucia fosse una bella fanciulla siciliana, figlia di
un ricco nobile di Siracusa e tutti la conoscevano per la sua dolcezza ed
amorevolezza. A quel tempo in Sicilia imperversava il paganesimo e Lucia
mostrando un certo interesse per il Vangelo, decise di convertirsi al
cristianesimo. I suoi genitori avevano deciso di farla sposare, ma Lucia non ne
volle sapere per ben due motivi; il futuro sposo non era cristiano e perché lei
aveva deciso di dedicare la sua vita al Signore. Questa decisione, però non
venne rispettata dai famigliari della ragazza ed iniziò per lei una vera e
propria persecuzione, con l'intento di farle cambiare idea. Quando fu certo che Lucia per nessun motivo
non si piegava al volere altrui, né rinnegava la propria fede, le vennero
strappati gli occhi ed infine fu uccisa. Da allora Santa Lucia fu considerata
la protettrice degli occhi e della vista, ed giorno del suo martirio, che cade
il 13 dicembre, inizia il suo viaggio col suo affabile e fedele asinello
portando i doni ai bambini buoni.
Nel luogo della sua morte, i cristiani di Siracusa “dedicarono a lei un
tempio, nel quale i fedeli accorrono alle reliquie”. Il culto, dunque, comincia subito e prosegue
nel tempo.
Il 13 dicembre la città espone ricchi drappi e tappeti ai balconi dei
sui palazzi e si illumina di ceri per onorare la solenne processione, della
statua d’argento della Santa, capolavoro dell’oreficeria siciliana del XVI
secolo.
Al mio paese, invece, si accende un grande falò che viene alimentato
durante la notte, si dice che sia la notte più lunga che ci sia, infatti.
Vigilia di Natale
Per me Babbo Natale, se mai ci ho creduto, arrivava invece la notte del
24 dicembre e i doni quindi comparivano sotto l’albero per magia giusto il 25.
Per non montarci la testa, però, se arrivava qualcosa magari era il 6 Gennaio,
in extremis con la Befana. Quando non crollo vado alla veglia e poi scambio gli
auguri con chi ha resistito, quest’anno farò parte del coro J.
Da me, solitamente si mangia pesce il giorno della vigilia e calzone di
cipolle, a pranzo o a cena in base alle esigenze lavorative, per non
appesantirci abbiamo rinunciato al classico cenone e al massimo ci riuniamo coi
parenti disponibili per una cena normale, giusto per stare insieme e sentire lo
spirito delle feste.
Natale
Al nord-est si son sviluppati i mercatini di Natale prendendo spunto da
quelli Austriaci che ho avuto modo di godermi più volte, qui non regna il
consumismo, gli oggetti in vendita sono per lo più artigianali, in legno o
prodotti gastronomici, spesso da consumare al momento. Devo dire che l’atmosfera
è proprio suggestiva e, inoltre, durano quasi tutto il mese di dicembre o
almeno nei weekend, in base alle zone.
Da me, in genere, il 25 ci si riunisce con nonni, zii, cugini per un
pranzo in genere abbondante e poi si gioca a carte o tombola per il semplice
gusto di stare insieme. Per me, non è concepibile passare tale data al
ristorante, lo trovo impersonale.
In base alle esigenze famigliari, un po’ tutti si cerca di andare a
messa, non bisogna dimenticare che ciò che si festeggia è la nascita del
Signore.
Da piccoli, al pomeriggio ci mandavano tutti al cinema a vedere il
classico Disney immancabile in quei giorni, era vicino a casa della nonna e
così ci andavamo da soli noi cugini con un’età variabile tra i 3 e i 10 anni
più o meno, ah, bei tempi e bei ricordi!
Immancabili, poi, sono i dolci tipici del periodo di cui vi ho parlato
un anno fa… ho già l’acquolina in bocca!
Notte di San Silvestro
Si saluta l’anno vecchio e si da il benvenuto al nuovo, si dice che
indossare qualcosa di rosso porti fortuna ma da noi per tradizione si mangiano
lenticchie per la fortuna e uva per trovare il fidanzato. Non è una festa che
sento granché, di solito la passo in casa con parenti e/o amici, una volta ho
persino lavorato come babysitter finendo però alle 6 del mattino!
C’è chi dopo la cena si da alle danze sfrenate, io mai fatto, in genere
aspetto l’1 per fare gli auguri di compleanno a mia madre (è nata a quell’ora)
e poi mi fiondo a letto.
A voi piace questo periodo? Avete tradizioni simili o diverse?
Raccontateci!
2 commenti:
Da noi passa Santa Lucia, sul suo carretto con l'asinello. La sera prima i bimbi preparano latte e biscotti o mandarini per la Santa e il fieno per l'asinello. Una notte magica per i bimbi, sopratutto i più piccoli... Per mia figlia la magia è finita, ma qualcosina arriva sempre :-)
Io oggi, se è vero, metto mini albero e lucine fuori... i pacchetti li metterò via via sotto l'albero, li consegneremo poi il 25 :) all'Epifania poi può arrivare qualche caramella-cioccolatino ai bimbi
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