15 settembre, 2012

UN PIZZICO DI...


ANATOMIA in giro per il mondo.

Ed oggi  tocca a me, Lisa, occuparmi dell'angolo delle curiosità per il nostro blog e ho scelto un argomento che mi ha incuriosita parecchio.

Per quanto macabro sia l’argomento, l’anatomia e la medicina si studiano attraverso i cadaveri e l’autopsia. Questo è già noto, soprattutto a chi sceglie di fare il medico  e ciò che arriva a noi sui libri di scuola come nozioni, deriva dai loro studi diretti sul campo, un campo che, bisogna tenerlo presente, è il corpo umano.
Ma se tutto ciò possiamo osservarlo, comprenderlo e studiarlo di persona, semplicemente pagando un biglietto al botteghino come si paga per una qualsiasi mostra o museo?
Ci pensate? “Cadaveri”  in esposizione.
Qualche brivido di raccapriccio, un po’ di timore e il pensiero che la morte non può dar spettacolo si fondono a primo impatto nella mente.  
Eppure… si è concluso con gran successo a Luglio il tour italiano di una mostra che sta girando il mondo e che attualmente è in Irlanda:  Body Worlds – Il vero mondo del corpo umano.

Ideato dall’anatomopatologo Gunther  von Hagens, soprannominato anche “dottor Morte”, che si occupa di imbalsamare i cadaveri, con la tecnica della plastinazione, e di  sceglierne le parti di interesse dimostrativo allo scopo di rendere   chiaro ciò che il nostro corpo è in grado di fare e anche di sopportare per mantenersi in buona salute.
E se lo scopo è dimostrare gli effetti sul corpo umano di uno stile di vita dannoso ecco che si poseranno gli occhi su un polmone nero e in pessime condizioni, appartenuto ad un fumatore.
 Nessuno può conoscere  la sua identità, ma ciò che si sa di certo è che il misterioso fumatore ha dato il suo consenso in vita e donato il corpo alla scienza, rendendolo “utile” anche dopo la morte.
 E come questo misterioso donatore, più di 200 organi e 20 corpi interi, presentati in posizioni che sembrano pose di sculture o di atletica girano il mondo evitando di essere mangiati dai vermi e continuando ad essere utili all’umanità.

Ma cos’è la plastinazione? Inventata e brevettata dallo stesso  von Hagens, è una tecnica che consente la perfetta conservazione del corpo umano, rendendolo rigido, inodore e mantenendo inalterato il colore dei reperti organici. Ogni liquido presente nel corpo umano viene sostituito, con una tecnica detta impregnazione a forza,  da polimeri di silicone. L’intero processo si divide in diverse fasi e richiede circa 1500 ore di lavoro ed un anno per essere portato definitivamente a termine.
Farlo o non farlo? Si, no, forse… e intanto che ci si creda o meno sono più di diecimila i corpi che “attendono” di essere plastinati dopo la morte.
I donatori aumentano significativamente di numero e il “dottor Morte” diventa sempre più famoso.
Genio o follia? Quale che sia il verdetto popolare, il successo è assicurato e lo stesso von Hagens lo spiega così ad un noto quotidiano italiano:
"La mostra è un mezzo per divulgare al grande pubblico la complessità del corpo umano, educando sui temi della salute e il successo è dimostrato dal fatto che, alla fine della visita delle mie esposizioni, il 68% dei visitatori intervistati ha ammesso di aver deciso di prestare maggiore attenzione alla propria salute, il 10% smette di fumare e il 30% diventa donatore di organi."
L’ultima tappa italiana è stata proprio la mia città, Napoli, ma ahimé per un soffio io non sono riuscita a vederla. E mi è dispiaciuto.
 Ci sareste andati? Offrireste il vostro corpo alla scienza?
Essere utili alla vita post mortem… non è mica roba da poco!

6 commenti:

MAGU ha detto...

Sì, andrei a vederla, potendolo fare, in fondo si tratta di dimostrazioni scientifiche e tutto ciò che è scienza mi affascina. Ammiro le persone che hanno o che prenderanno la decisione di lasciare il proprio corpo per scopi scientifici...io ci penserò, anche se sono convinta che in me non c'è granché di interessante. Credo che nel caso del fumatore,l'esposizione avesse lo scopo di dimostrare "apertamente" i danni che i polmoni subiscono e in altri casi di patologie potrebbe essere utile a chi vuole capirci di più. Grazie per l'informativa del tuo post. Magu.

Unknown ha detto...

Al tipo farei un monumento solo per aver trovato un modo così efficente che fa smettere di fumare le persone più intelligenti che visitano la sua mostra!
Io ho detto già a mio marito che voglio donare gli organi!Ora devo decidere per quale nobile causa:una mostra o salvare un'altra vita più direttamente?

Krilù ha detto...

Il post è interessante, però trovo alquanto macabra 'sta cosa ...
Credo proprio che una mostra simile non mi vedrebbe mai al botteghino.
Capisco e condivido la scelta della donazione degli organi in quanto permette di ridare dignità e speranza ai malati, ma non quella di esporre cadaveri.

le ricette di Ninì ha detto...

condivido in pieno le considerazioni di Krilu',anch'io non visiterei mai e poi mai una mostra di cadaveri,concordo con la donazione degli organi,io sicuramente ,da fumatrice accanita da piu' di quarant'anni,avro' qualche organo in meno da poter donare e molto di piu' da mostrare.

Lisa ha detto...

Anche io sono stata in dubbio su cosa pensare inizialmente, come ho detto anche nel post, ma in seguito l'ho trovato meno macabro di quanto possa sembrare e se non geniale, almeno interessante.
Credo sia essenziale poter leggere opinioni discordanti a confronto. Grazie per i commenti. :-)

Stefania ha detto...

un pò impressionante... io donerei gli organi in primis, poi, se il resto può essere utile a qualcuno perchè no? Da morta di certo il corpo non mi servirebbe più.

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