10 luglio, 2014

IL MIO PICCOLO PRINCIPE - ANNA GAVALDA


Billie si trova nel mezzo della natura col suo amico Frank, lei ha un braccio messo male e lui non riesce a muoversi e poco dopo perde i sensi. Nell'attesa che passi la notte, rivolgendosi alle stelle, Billie rievoca il suo rapporto con Frank.
Entrambi erano emarginati sin da bambini, si sono trovati alle medie e solo prima che finissero hanno stretto amicizia, grazie ad una commedia da rappresentare insieme.

Billie ha un linguaggio da ragazzaccia, è lei che racconta la loro storia per cui verbi e punteggiatura non seguono le regole della grammatica, il tutto appare come un lungo flusso di coscienza.

Ad un certo punto la stessa vita di Billie e Frank sembra una commedia, i due si perdono durante l'adolescenza per poi ritorvarsi in modi bizzarri.

Diventati giovani adulti, finalmente sono realizzati nel lavoro e vivono a Parigi come sognavano eppure a loro manca il senso di famiglia, le loro infanzie sono state diverse ma ugualmente difficili infatti.

Ma come ci sono finiti lì sperduti e mezzi rotti? Bisogna arrivare verso la fine per capirlo.

Anche la loro, in fondo, è una storia d'amore perchè l'amore può essere di mille forme come sappiamo.

Il titolo, come potrete supporre, si ispira al capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, anche in questo caso le stelle nascondono misteri e vita, in un certo senso.

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