Come evoca il titolo, protagonista di questa storia è
l’amnesia di Claudio, giovane professore universitario italiano che da tempo
vive a Parigi. E’ stato lo stress ad indurgli un crollo psicologico ed è così
che Claudio ha perso la memoria e non riesce a ricordare nulla di se.
Accanto a Claudio c’è sempre Javier, non un semplice
inquilino ma il suo compagno, peccato che a Claudio sembri solo un estraneo
benché premuroso e paziente.
Claudio e Javier si sono conosciuti all’università, il primo
stava facendo l’Erasmus e il secondo era fidanzato con una ragazza ma, da
compagni di studio sono diventati compagni di vita; sono 15 anni che stanno
insieme eppure Claudio non ne ha idea, si sente come ingabbiato e vorrebbe
fuggire ma Javier non ha dubbi su dove trovarlo. In una serata primaverile, a
un mese dal crollo di Claudio, Javier inizia a raccontargli a poco a poco di loro,
come si sono conosciuti, innamorati e così via. Non tralascia nemmeno le spine
nel fianco perché, ovviamente, tra loro non sono state sempre e solo rose e
fiori.
Javier teme di aver perso per sempre il suo amore ma, non
vede altri oltre a Claudio per cui si dice pronto ad aspettare il tempo
necessario, benché le sue speranze vacillino. Dal canto suo, Claudio vorrebbe
recuperare i suoi ricordi, re innamorarsi di questo uomo tanto paziente che
riesce a suscitargli emozioni nonostante l’oblio dell’amnesia.
Riusciranno i due a ritrovarsi? Lascio a voi scoprirlo.
Una storia d’amore intensa e non convenzionale ma dolce e
profonda, una Parigi che non mi è sembrata mai così romantica nonostante la
malinconia dei personaggi.
Un romanzo breve ma ricco, mi è piaciuto molto ed era quello
di cui avevo bisogno.
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