01 luglio, 2014

Da una donna per le donne



 
 

Reduce da un corso di psicologia svoltosi presso l’Accademia Imago e rivolto alle donne e alle dee interiori che guidano il nostro cammino, ho deciso di dedicare questo editoriale a tutte le donne che affrontano la vita in modi diversi.

Fragili, forti, sole o in compagnia  e con interessi spesso diversissimi, siamo tutte guidate da archetipi di dee greche a noi note dalla mitologia. Ci sembrano distanti, eppure ognuna di loro possiede caratteristiche che abbiamo anche noi, perché sono dee molto “umane” e quindi imperfette. Come siamo meravigliosamente imperfette noi.

Scopo del corso era il confronto tra archetipi diversi di donne, comprendersi a vicenda con totale assenza di giudizio, per creare una “sorellanza” in contrapposizione alla famigerata competizione femminile.

Mi son così ritrovata in questo cammino (il corso si intitolava appunto Il cammino della dea) che mi ha portata non solo ad una maggiore scoperta di me stessa e della dea che mi guida, in realtà anche più d’una, ma alla totale comprensione delle altre così diverse da me per scoprire che la diversità non pone necessariamente su rive opposte, ma può invece creare fattori indispensabili per “completarsi”.

E comportamenti femminili che prima non mi piacevano ed avevo serie difficoltà ad accettare, li ho rivisti sotto una luce nuova. Ho imparato ad osservare con tenerezza e non con rifiuto ciò che non mi aggrada.

Protagonista mai nominata eppure onnipresente: la dignità. Riscoprirla, perché fa parte di noi anche quando decidiamo a nostro discapito di seppellirla, non può che farci bene e insegnarci ad amare noi stesse, così come siamo, ma anche predisposte a quei cambiamenti necessari per vivere al meglio il viaggio della vita.

Tutte così diverse tra noi eppure in alcuni casi anche simili, ci ha accomunato la voglia di metterci in discussione, di apprendere l’una dall’altra tramite il proprio bagaglio di esperienza, sempre diverso, ma illuminante. Perché il confronto è sempre costruttivo ed è l’incapacità di rapportarci  che lo trasforma in affronto.

Ma noi donne abbiamo grandi potenzialità e quando uniamo le nostre forze e impariamo la difficile arte della condivisione, possiamo davvero diventare imbattibili.

Perché come canta Fiorella Mannoia in una nota canzone: “…è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo un altro sì."

Da donna a tutte le donne… e se questo “sì” iniziassimo a dirlo a noi stesse?
 

5 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Stefania ha detto...

Di recente ho fatto un test e il mio corrispettivo di divinitá greca é stato Athena, onestamente mi ci ritrovo a pieno. Che brutta cosa la competizione, w la sorellanza!

Unknown ha detto...

La donna ha una forza singolare che spesso non riconosce nemmeno lei stessa e se imparasse a essere più solidale con le altre donne renderebbe la propria forza un potere non indifferente.
Bell'editoriale ;)

Stefy ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
fenix ha detto...

Sarebbe un percorso faticoso e in salita, almeno per me, ma credo costruttivo...quanto c'è sempre e ancora da imparare...

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