Reduce da un corso di
psicologia svoltosi presso l’Accademia Imago e rivolto alle donne e alle dee
interiori che guidano il nostro cammino, ho deciso di dedicare questo
editoriale a tutte le donne che affrontano la vita in modi diversi.
Fragili, forti, sole o
in compagnia e con interessi spesso
diversissimi, siamo tutte guidate da archetipi di dee greche a noi note dalla
mitologia. Ci sembrano distanti, eppure ognuna di loro possiede caratteristiche
che abbiamo anche noi, perché sono dee molto “umane” e quindi imperfette. Come
siamo meravigliosamente imperfette noi.
Scopo del corso era il
confronto tra archetipi diversi di donne, comprendersi a vicenda con totale
assenza di giudizio, per creare una “sorellanza” in contrapposizione alla
famigerata competizione femminile.
Mi son così ritrovata
in questo cammino (il corso si intitolava appunto Il cammino della dea) che mi
ha portata non solo ad una maggiore scoperta di me stessa e della dea che mi
guida, in realtà anche più d’una, ma alla totale comprensione delle altre così
diverse da me per scoprire che la diversità non pone necessariamente su rive
opposte, ma può invece creare fattori indispensabili per “completarsi”.
E comportamenti
femminili che prima non mi piacevano ed avevo serie difficoltà ad accettare, li
ho rivisti sotto una luce nuova. Ho imparato ad osservare con tenerezza e non
con rifiuto ciò che non mi aggrada.
Protagonista mai
nominata eppure onnipresente: la dignità. Riscoprirla, perché fa parte di noi
anche quando decidiamo a nostro discapito di seppellirla, non può che farci
bene e insegnarci ad amare noi stesse, così come siamo, ma anche predisposte a
quei cambiamenti necessari per vivere al meglio il viaggio della vita.
Tutte così diverse tra
noi eppure in alcuni casi anche simili, ci ha accomunato la voglia di metterci
in discussione, di apprendere l’una dall’altra tramite il proprio bagaglio di
esperienza, sempre diverso, ma illuminante. Perché il confronto è sempre
costruttivo ed è l’incapacità di rapportarci che lo trasforma in affronto.
Ma noi donne abbiamo
grandi potenzialità e quando uniamo le nostre forze e impariamo la difficile
arte della condivisione, possiamo davvero diventare imbattibili.
Perché come canta
Fiorella Mannoia in una nota canzone: “…è difficile spiegare certe giornate
amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo un altro sì."
Da donna a tutte le
donne… e se questo “sì” iniziassimo a dirlo a noi stesse?
5 commenti:
Di recente ho fatto un test e il mio corrispettivo di divinitá greca é stato Athena, onestamente mi ci ritrovo a pieno. Che brutta cosa la competizione, w la sorellanza!
La donna ha una forza singolare che spesso non riconosce nemmeno lei stessa e se imparasse a essere più solidale con le altre donne renderebbe la propria forza un potere non indifferente.
Bell'editoriale ;)
Sarebbe un percorso faticoso e in salita, almeno per me, ma credo costruttivo...quanto c'è sempre e ancora da imparare...
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