Mi vengono in mente due proverbi "L'erba del vicino è sempre più verde" e "Non tutto ciò che luccica è oro" che in questo caso per me stanno a significare che non siamo mai contenti di ciò che abbiamo o siamo, per un motivo o l'altro c'è sempre chi sta meglio di noi e finiamo per provarne una certa invidia e che quello che per gli altri è un vanto, un pregio, magari per noi non lo è perchè ognuno ha la sua visione delle cose.
Questo vale per l'autrice che, avendo una quinta di seno, è di fatto una maggiorata, magari fuori moda in questo periodo storico ma di solito ammirata dagli uomini e invidiata dalle donne per il suo decoltè che però lei odia.
Eh si, le tette posso essere anche un fardello! Lo sono se ti ingobbiscono, se non sei sfrontata e invece di metterle in risalto cerchi di nasconderle, se ti fanno sentire a disagio negli sport e soprattutto se vuoi fare la ballerina come Simona!
Simona ci racconta spiritosamente della sua vita, prima da bambina-maschiaccio, poi da adolescente nel corpo di donna ed infine di donna che continua ad essere in conflitto col suo corpo ed in particolare con le protuberanze superiori!
Rientrando nella categoria a volte mi sono vista e sentita come Simona, ho letto il suo romanzo per la curiosità suscitatami dal titolo, come dice lei trovare il reggiseno giusto sembra un'impresa epica e quando ci si riesce si danno dritte alle amiche pettorute in segno di solidarietà :).
Un piccolo romanzo divertente che fa riflettere su quanto l'aspetto ci condizioni a volte e ci caratterizzi nostro malgrado, nel bene e nel male. In maniera canzonata ed ironica fa capire quanto una cosa in teoria bella e/o particolare possa essere percepita male da chi la possiede fino a sconfinare nel patologico e rivolgersi alla chirurgia estetica.
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