“L’ostacolo più difficile da sormontare, però, non risiede negli altri, ma in noi stessi.
Il primo cambiamento lo dobbiamo fare noi, non dobbiamo continuare ad aspettare inutilmente che cambino gli altri. Non dobbiamo pensare che avverrà il miracolo: chiudo il libro e la mattina dopo entro nella magia di un mondo nuovo e incantato.
Chiudo il libro e la mattina dopo cerco solo di guardare le cose con un’ottica diversa e, senza aspettarmi che gli altri cambino, cambio io, lavoro su di me, con una sola certezza, che il mio miglioramento porterà una trasformazione positiva anche nelle persone e negli eventi che mi circondano”.
“Diario di bordo” non è un trattato didattico
con la pretesa di insegnare, ma, scritto con una semplicità ed una chiarezza
disarmante, indica un percorso necessario per la ripresa di un viaggio iniziato
con la nascita e che troppe volte rallenta, fino ad arrestarsi, con la
crescita.
Al di là di ogni storia narrata e dei
diversi interpreti, il protagonista in assoluto è il lettore, abilmente guidato
dall’autrice nei meandri intricati di un se stesso che si è arenato nel tempo,
al punto di perdersi senza sapere come e quando sia accaduto, con la sensazione
di una vita che sfugge di mano.
Questo libro non è una cura, ma una
guida che ci permette di individuare la causa scatenante della nostra deriva, affinché possiamo riprendere a
navigare nel mare della vita.
A differenza di molti altri testi
similari, non promette felicità e/o radicali cambiamenti di vita, ma conduce chi
legge a “riattivare gli strumenti di bordo” per individuare la giusta rotta da
seguire, prima per noi stessi e poi per tutti i nostri compagni di viaggio.
Perché, come giustamente l’autrice ribadisce, il vero cambiamento inizia da noi
e non dagli altri.
Ben attenta a non confondere l’ottimismo
con l’illusione, Cinzia Viglietti con il suo “Diario di bordo” invita il
lettore a salpare verso il mare aperto ad una velocità di crociera affinché il
viaggio della vita possa essere assaporato in modo ottimale, senza più
lasciarsi bloccare dalle tempeste che non mancheranno, ma che saprà affrontare
con ritrovata grinta.
Estremamente
scorrevole ed interessante è una lettura adatta a tutti… poiché, chi più e chi
meno, tutti abbiamo una “nave” alla
deriva… o bloccata in un porto… o già abbandonata, in attesa che affondi.Buona lettura e buon viaggio.
by Lisa
2 commenti:
Complimenti Cinzia, avevo letto dei capitoli su pdf e li avevo trovati molto interessanti. Tanti e utili, sono infatti gli spunti di riflessione.
@ Lisa come sempre recensione molto mirata ;-)
Annalisa dalla tua recensione si capisce che deve essere uno di quei libri davvero utili...uno di quelle letture che a me servirebbe di certo e mai come in questo momento!
Grazie e complimenti a Cinzia!
Posta un commento