Cronaca recente riporta di numerose ragazzine addescate da orchi, uomini rivelatisi folli che picchiano le proprie compagne conosciute in chat, come se il pc fosse il vero demonio o un suo strumento e non fosse solo un tramite con cui è più facile nascondersi e mascherare la malvagità umana.
Perché, alla fine, dietro tutto ci sono solo uomini e donne, siamo tutti uguali . E in rete, così come per strada, ci sono sia le brave che le cattive persone.
E' il dilemma alla base dell’umanità il confronto tra bene e male, a partire dalla creazione dell’uomo secondo i cristiani, già dall’Eden e dal tranello della mela che ha relegato biblicamente noi donne a certe sofferenze.
Personalmente navigo da quando ero adolescente, da oltre un decennio, quando i social network non esistevano e la chat non era così diffusa.Mi sono imbattuta in diverse realtà, conosciuto seppur virtualmente tantissime persone e ovviamente ce ne sono state di tutti i tipi, come è normale che sia. Qualche cattiva esperienza c’è stata, ma ne ho avute anche di belle . Riprova ne è il fatto che abbia mantenuto contatti con amici ed amiche conosciuti diversi anni fa ormai . Già questo penso sia molto in un mondo dove la vera amicizia latita e solo l’interesse resta prevalente e predominante in una moltitudine di relazioni umane, di qualunque tipo esse siano.
Oltre alla chat è venuto poi il gruppo di lettura, il mio blog, questo in cui sono entrata da poco e tutta una serie di conoscenze con persone squisite che altrimenti non avrei avuto modo di conoscere visto che proveniamo da tutta l’Italia: se non è fantastico questo, cosa lo è?
In un mondo dove l’apparenza sembra essere tutto, un monitor ci separa ma accorcia anche le distanze, riduce i gap generazionali oltre che geografici, esiste solo la persona per come è e non per come appare all’esterno.
Lo scorso mese sono stata convalescente per qualche giorno dopo un intervento agli occhi e non mi è pesato molto non uscire di casa, ma quanto non poter comunicare grazie al mio amato pc. Mi sono sentita fuori dal mondo in tutti i sensi ed ho pensato a chi soffre di certe malattie invalidanti e che, solo grazie a tali strumenti, riesce a comunicare col mondo esterno.
Direi quindi di cogliere il lato positivo di internet e della tecnologia in generale per metterli al nostro servizio e non il viceversa diventandone dipendenti, senza osticizzare ciò che non conosciamo ma cercando di capire come sfruttarlo al meglio, perché la "rete" non sia solo un sinonimo di "trappola".
8 commenti:
Ciao, è vero quello che scrivi... per quanto riguarda i casi di adolescenti addescati, la colpa forse è anche dei genitori che non controllano abbastanza i propri figli e non certo della rete...
Sul nostro computer abbiamo attivato tutti i filtri possibili, ma quando mia figlia è al computer è sempre sotto stretta sorveglianza. Ha solo dieci anni e non sa ancora cos'è una chat o social network, ma la prudenza non è mai troppa...
Concordo con te Stefania: il problema non è il web, ma l'uso che se ne fa. Internet è una finestra sul mondo che accorcia le distanze e ti può capitare di "conoscere" virtualmente persone dovunque, sparse per l'Italia o all'altro capo del mondo. La solitudine e/o l'impossibilità di muoversi diventano meno pesanti. Ciò che è sbagliato è essere imprudenti, nel virtuale come nel reale. Bell'argomento!
mi trovo in assoluto accordo con voi!
Hai ragione: dietro schermi e tastiere ci sono persone con le loro qualità e difetti. Ai nostri figli va insegnato a scegliere per poter sfruttare al meglio ciò di cui possono usufruire.
Eh si, i bambini soprattutto vanno protetti e vigilati finchè crescendo non siano in grado di giudicare da soli cosa è giusto e cosa sbagliato oltre che pericoloso magari
sono d'accordissimo con te Stefy!!
Penso che la tecnologia e quindi internet, ci abbiano dato una meravigliosa opportunità di relazione con le persone.
Dico sempre che internet ti apre un mondo, il mondo.
Grazie ai forum ad esempio,
ho imparato a confrontarmi e a conoscere storie di vita molto diverse, oltre che a dar voce alla mia.
Certo come ogni relazione ci sono dei rischi...ma non credo sia internet il pericolo, come giustamente dici,
ma le relazioni stesse indipendentemente dai contesti dove nascono.
Per me internet è stato un gancio in mezzo al cielo, letteralmente. Grazie a questo mondo virtuale ho potuto conoscere tante persone che poi sono diventate importanti nella mia vita in un momento in cui ne avevo davvero bisogno, ho rimesso in moto certi ingranaggi della mia mente arrugginiti dal poco confronto, da dialoghi striminziti. Certo, avendo coscienza dei miei limiti, cerco di avere prudenza, ma il bilancio è assolutamente positivo!
Posta un commento