16 ottobre, 2016

INFERNO (film) di Ron Howard


Ammetto di non aver ancora letto il libro, è lì in attesa, nell’infinita lista di libri che aspettano di essere letti. A differenza de; “Il codice da Vinci” e “Angeli e Demoni”, sono andata a vedere il film con solo una vaga idea di cosa avrei visto.
Il film inizia con il nostro famoso professore Robert Langdon, esperto in simbologia, in ospedale con un trauma cranico e con un amnesia temporanea. Con l’aiuto della dottoressa Sienna Brooks, ritroverà i ricordi e aiuterà a svelare un nuovo mistero, questa volta nascosto nell’opera più famosa di Dante. In una lotta contro il tempo, cercherà di fermare un’epidemia, un virus letale capace di decimare la popolazione mondiale. 
Tratto dall’omonimo best seller di Dan Brown, Inferno è girato in gran parte in Italia tra Firenze e Venezia. Tra codici e messaggi nascosti, spie, assassini, fughe inverosimili e corse a rotta di collo tra le vie di due splendide città, il tutto si svolge nell’arco di un giorno.
Il film, in generale, mi è piaciuto, ritmo molto più veloce rispetto ai precedenti film e davvero belle le riprese aeree sulle nostre città.
Non mi è piaciuto il finale rocambolesco, le classiche lotte all'ultimo minuto e non ho apprezzato alcuni luoghi comuni sugli italiani o le tipiche frasi “siamo in Italia”, come se in America fossero tutti santi e perfetti…

Stefy

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