Se diciamo "valore", cosa si percepisce? Qualcuno penserà al corrispettivo economico di un bene, altri ad una qualità posseduta, di certo questo vocabolo ha una molteplicità di significati.
Ora, se dovessi mischiare i significati e pensare ad un valore delle persone, anche qui le interpretazioni sarebbero diverse.
Ebbene, le festività passate e non troppo lontane, mi hanno fatto riflettere molto.
Valiamo in base a cosa possiamo offrire, cosa abbiamo o cosa siamo?
Vicende familiari complesse eppure così comuni da essere ridicole, mi hanno lasciato molti interrogativi come vedete.
Fino a che punto ci si può approfittare di un'anziano parente? Quanto vale il rapporto con un fratello?
Secondo me non ci sono risposte a questi ultimi interrogativi perchè non è nemmeno giusto porseli, non ci si dovrebbe mai approfittare di nessuno e soprattutto in famiglia, i rapporti dovrebbero venire prima dei meri interessi personali, non trovate?
Questo post trasuda amarezza e delusione, lo so, ma almeno la rabbia ormai è stata superata. Sono consapevole che si tratti di sentimenti negativi e spero di liberarmene presto ma, suppongo molti si siano trovati nella mia situazione e ne soffrano ancora.
2 commenti:
Ahiahiahi... parenti serpenti... penso che in ogni famiglia ci siano problemi del genere. In un certo senso è meglio che Natale venga solo una volta all'anno! :)
Sì, son poche le famiglie dove davvero non salta fuori qualche storia di mero interesse prevaricando l'affetto e valori ben più importanti.Quando più è stretto il legame di parentela più male ci si rimane, quando poi è un figlio ad approfittarsi di un genitore io provo proprio schifo e la rabbia per tali ingiustizie aumenta.
Ps:ancora grazie ;)
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