01 marzo, 2013

Destino, sfortuna o ingiustizia?

Questo non è l’editoriale che volevo scrivere.
La mia idea era un’altra. Pensavo di annunciare e raccontare in modo simpatico la mia gravidanza. Una notizia con il “botto”, invece il botto, o meglio, la mazzata, me la sono presa io…



"Non esistono i presagi: il destino non manda araldi. E' troppo saggio o troppo crudele per farlo."
(Oscar Wilde)


Destino saggio o crudele?
La solita sfortuna?
O ingiustizia?
Ancora non sono riuscita a capirlo. 
So solo che, sono qui, travolta improvvisamente da un dolore troppo grande, a chiedermi ancora il perché.
È passato più di un mese da quel maledetto giorno e ancora tengo il conto delle settimane.
Oggi avrei dovuto iniziare la diciottesima settimana della mia seconda gravidanza così a lungo desiderata. Chissà, forse avrei cominciato a sentirlo muovere? O il mio ginecologo mi avrebbe detto: “Stefania avevi ragione, è una femmina!”
Non so perché, ma da quel giorno di novembre, quando sono comparse quelle due semplici lineette rosa, io mi sono sentita mamma di un’altra bambina. Ho pianto, dalla gioia, le stesse lacrime che tredici settimane dopo si sono trasformate in dolore. Quel cuoricino che non batteva più e un pezzo del mio è morto con lui e sono qui ancora a chiedermi perché?
Perché è successo?
"Perché la natura fa il suo corso, meglio ora che più avanti" questo è quello che mi è stato detto.
Forse è vero. A quanto pare questo bambino non era destinato a me. La natura sa quello che fa e noi non possiamo fermarla, anche se è veramente difficile e doloroso, dobbiamo solo accettarlo e cercare in qualche modo di andare avanti. Quello che non accetterò mai è tutto il resto.

“Neonato trovato in un wc del Mc Donald.”
“Neonata trovata in un cassonetto dello sporco.”
O l’ultima di pochi giorni fa. La più agghiacciante perché la bimba non è sopravvissuta: “Neonata gettata in lavatrice dalla madre.”
Perché a queste donne è concesso di diventare madri?
Ci sono donne che hanno sofferto, che soffrono, che lottano ogni giorno per realizzare il loro sogno di diventare madri, mentre, ci sono donne, che buttano i propri figli come semplice spazzatura. 
Perché si arriva a questo?
Bambini che non hanno chiesto di nascere, si trovano a fare i conti con la vita e a pagare gli errori degli altri, ancora prima di venire al mondo.
Posso capire, ma non fino in fondo e non in tutti i casi, che dietro a questo folle gesto ci possano essere enormi problemi. Non riesco nemmeno a immaginare come si riesca a partorire sole e magari in pessime condizioni, quindi, perché non andare in ospedale? Assistite e curate. La legge italiana permette di poter partorire nell'anonimato e di non riconoscere il figlio lasciandolo in ospedale, garantendo un futuro a quel bambino che troverebbe subito due genitori pronti ad accoglierlo e amarlo.
  
Se il destino, con me è stato saggio o crudele, non lo saprò mai.
Di ingiustizie, purtroppo, ne è pieno il mondo e lo sarà sempre.
Fa male. Bisogna solo sperare che un giorno le cose migliorino e andare avanti.

Stefy


Approfitto di questo spazio per ringraziare di cuore tutte le persone che mi sono state e mi stanno vicino in questo periodo nero.

6 commenti:

Ale ha detto...

ciao Stefy, mi sono commossa e ti sono vicina...
Il destino, la vita, ci riserva queste sorprese... a volte belle, ma molto spesso dolorose. E' successo anche a me, tanti anni fa. Coraggio cara Stefy, ti mando un bacio e un abbraccio immenso.
Ale

Lisa ha detto...

Davvero strana la vita. Dalle mie parti si dice: "Dio manda il pane a chi non ha denti". Eh già... donne che vorrebbero tanto avere un bambino e non ci riescono e donne che lo hanno facilmente e lo "gettano" via. Perché al di là del rifiuto e dell'abbandono è proprio il gesto del "gettare" un bambino come se fosse spazzatura che non capisco e mi è difficile accettare. A te Stefy, ancora un abbraccio.

fenix ha detto...

Eggià...:(

Stefy, spero almeno che con questo tuo scritto, sia riuscita a liberarti della rabbia che hai dentro... è già un inizio, ed è importante.

Unknown ha detto...

E io con te ho le lacrime per questa tua perdita!
Mentre provo un'infinita rabbia per "il resto"... non comprenderò mai proprio quell'avere la possiblità di andare in strutture dove poter lasciare in anonimato quelle piccole persone e preferire il peggio del peggio.
Però una cosa me la ripeto... in un'altra vita arriverò a capire i tanti interrogativi vissuti in questa... perchè un motivo ci DEVE essere!
Un abbraccio grande e forte!

Lufantasygioie ha detto...

ciao Stefy
mi spiace non ne sapevo nulla.Forse non sono stata attenta come doveva essere...
Non posso alleviare la tua sofferenza e neanche darti una ragione o un motivo valido per non essere arrabbiata col mondo,col destino .
Non so dirti neanche perchè la gente fa di queste cose,non ha sentimento ne rispetto per la vita altrui,posso solo pensare questo.
A te posso dirti che ti sono vicina e devi guardare avanti,quello che è successo njon è stata colpa tua.
Ti abbraccio
Lu

Stefania ha detto...

ne abbiamo parlato in privato, condivido la frustrazione ed il senso di ingiustizia per la cronaca

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