L’anatomia pone l’organo del cuore come centro dell’apparato respiratorio
del corpo umano. Da sempre considerato il motore del corpo umano, in realtà è
una pompa che permette la circolazione del sangue. Non è il primo a formarsi in
un embrione, ma dal momento che accade, la vita si lega indissolubilmente a
questo organo per tutto lo scorrere del tempo. Non a caso si dichiara una
persona deceduta, nel momento in cui smette di battere.
La filosofia orientale pone il cuore al centro dei sette chakra
principali. I chakra sono ruote energetiche che ruotano sia in senso orario che
antiorario incamerando e creando energia. Il chakra del cuore è il quarto ed è
la sede dell’amore, dove cioè le emozioni (che nascono nel terzo chakra)
prendono una forma precisa. Chissà? Forse da questa antica filosofia noi
abbiamo iniziato a simboleggiare l’amore proprio con la forma del cuore.
Se sia così o meno, non ho certezze, ma ciò che è certo è che durante
l’arco della vita il cuore noi lo associamo alle emozioni più forti, come amore
e odio.
Il reiki, una disciplina considerata medicina alternativa, colloca al
chakra del cuore l’interruttore per attivare e disattivare la connessione umana
all’energia universale, necessaria alla guarigione dell’anima e del corpo.
Dal cuore sono nati tanti modi dire.
Se una persona è sensibile la si definisce di cuore tenero. Se è forte,
si usa dire che è di cuore duro. Se è insensibile ha il cuore di pietra, se
soffre le si spezza il cuore, se è felice scoppia il cuore, se è buona ha un cuore
grande… L’esistenza sembra porre il suo centro in questo organo.
Da bambini il cuore è “aperto”, spontaneo, gioioso. I filosofi orientali
direbbero che il chakra è equilibrato e gira nel verso giusto e alla velocità
giusta.
Crescendo, però, qualcosa accade.
Accade che il cuore sembra contrarsi non più per funzionare, ma per
incassare i colpi.
E a volte, anche senza patologie, il cuore fa male. Veramente male.
Perché le emozioni lì risiedono. E le emozioni sanno infierire. Quando si
soffre emotivamente, la mano va sempre sul cuore, ci avete mai fatto caso?
A volte, dopo i primi colpi incassati, il cuore, per difesa, si chiude.
Chiude fuori le persone che tendono a ferirci, forse illudendosi che basta
questo per non soffrire più. Ma non è così. Non sempre basta.
E a volte il cuore fa di più che chiudersi: crea attorno una corazza più
o meno spessa che funge da scudo, per non consentire a niente e nessuno di
arrivare a quel punto di chiusura che magari potrebbe rischiare di aprirsi. E
questa corazza ha un nome preciso: cinismo. Eh sì, anche il cinismo è una
difesa del cuore. Ed è una difesa subdola perché tende a convincere che senza,
il cuore potrebbe essere troppo indifeso.
Poi magari accade che qualcosa riesca ad infrangere quella corazza e a
volte il cuore come prima reazione, tenta
di raccoglierne i cocci e rimetterli insieme, poi si accorge che senza si sente
più leggero e che addirittura può battere meglio.
Il battito del cuore… persino il ticchettio dell’orologio lo imita per
scandire il tempo.
E di certo il battito scandisce il nostro tempo. Un tempo che se sta per
finire, viene segnalato da un battito irregolare, più veloce o meno, a seconda
dei casi.
E a volte il cuore perde qualche battito, lasciando una sensazione di
vuoto.
A volte il cuore si ferma e per chi ci circonda resta solo una speranza:
la speranza di un battito, anche uno soltanto, per ricominciare ad amare.
E quando quel battito arriva, ci si rende conto che in realtà non si è
mai smesso di farlo, semplicemente si era anestetizzata ogni forma di amore.
Perché da sempre, cuore fa rima con amore.
E se la primavera è un risveglio, facciamo in modo che a risvegliarsi non
sia solo la natura, ma anche il nostro cuore.
Perché a volte il cuore non funziona in modo adeguato solo perché ha
bisogno di pompare amore, oltre che sangue.
Buon risveglio del cuore a tutti.
by Lisa
5 commenti:
Hai praticamente detto tutto e non saprei cosa aggiungere se non augurare a tutti che si rendano conto più prima che poi che le corazze servono sì, ma poi vanno messe da parte.
Un abbraccio forte.
a volte mi capita quella sensazione ... quel battito che salta e che lascia come un vuoto...forse è lì in quel vuoto... che la corazza per un attimo lascia intravedere dalle fessure, quanta voglia avrebbe di esplodere...di piangere, di urlare, di liberarsi...di dire sono qua, ci sono anch'io...forse è in quel vuoto che bisogna stare per ascoltare il vero battito del cuore...
stupendo... davvero complimenti
a presto
davvero toccante, concordo... ah, quanto mi manca l'amore :(
Un augurio di cuore di buon anno!
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