ANATOMIA in giro per il mondo.
Ed oggi tocca a me, Lisa, occuparmi dell'angolo delle curiosità per il nostro blog e ho scelto un argomento che mi ha incuriosita parecchio.
Per quanto macabro sia l’argomento, l’anatomia e la medicina
si studiano attraverso i cadaveri e l’autopsia. Questo è già noto, soprattutto a
chi sceglie di fare il medico e ciò che
arriva a noi sui libri di scuola come nozioni, deriva dai loro studi diretti
sul campo, un campo che, bisogna tenerlo presente, è il corpo umano.
Ma se tutto ciò possiamo osservarlo, comprenderlo e
studiarlo di persona, semplicemente pagando un biglietto al botteghino come si
paga per una qualsiasi mostra o museo?
Ci pensate? “Cadaveri”
in esposizione.
Qualche brivido di raccapriccio, un po’ di timore e il
pensiero che la morte non può dar spettacolo si fondono a primo impatto nella
mente.
Eppure… si è concluso con gran successo a Luglio il tour
italiano di una mostra che sta girando il mondo e che attualmente è in
Irlanda: Body Worlds – Il vero mondo del
corpo umano.
Ideato dall’anatomopatologo Gunther von Hagens, soprannominato anche “dottor
Morte”, che si occupa di imbalsamare i cadaveri, con la tecnica della
plastinazione, e di sceglierne le parti
di interesse dimostrativo allo scopo di rendere chiaro ciò che il nostro corpo è in grado di
fare e anche di sopportare per mantenersi in buona salute.
E se lo scopo è dimostrare gli effetti sul corpo umano di
uno stile di vita dannoso ecco che si poseranno gli occhi su un polmone nero e
in pessime condizioni, appartenuto ad un fumatore.
Nessuno può conoscere
la sua identità, ma ciò che si sa di certo è che il misterioso fumatore
ha dato il suo consenso in vita e donato il corpo alla scienza, rendendolo “utile”
anche dopo la morte.
E come questo
misterioso donatore, più di 200 organi e 20 corpi interi, presentati in
posizioni che sembrano pose di sculture o di atletica girano il mondo evitando
di essere mangiati dai vermi e continuando ad essere utili all’umanità.
Ma cos’è la plastinazione? Inventata e brevettata dallo
stesso von Hagens, è una tecnica che
consente la perfetta conservazione del corpo umano, rendendolo rigido, inodore
e mantenendo inalterato il colore dei reperti organici. Ogni liquido presente
nel corpo umano viene sostituito, con una tecnica detta impregnazione a forza, da polimeri di silicone. L’intero processo si
divide in diverse fasi e richiede circa 1500 ore di lavoro ed un anno per
essere portato definitivamente a termine.
Farlo o non farlo? Si, no, forse… e intanto che ci si creda
o meno sono più di diecimila i corpi che “attendono” di essere plastinati dopo
la morte.
I donatori aumentano significativamente di numero e il
“dottor Morte” diventa sempre più famoso.
Genio o follia? Quale che sia il verdetto popolare, il
successo è assicurato e lo stesso von Hagens lo spiega così ad un noto
quotidiano italiano:
"La mostra è un mezzo per
divulgare al grande pubblico la complessità del corpo umano, educando sui temi
della salute e il successo è dimostrato dal fatto che, alla fine della visita
delle mie esposizioni, il 68% dei visitatori intervistati ha ammesso di aver
deciso di prestare maggiore attenzione alla propria salute, il 10% smette di
fumare e il 30% diventa donatore di organi."
L’ultima tappa
italiana è stata proprio la mia città, Napoli, ma ahimé per un soffio io non
sono riuscita a vederla. E mi è dispiaciuto.
Ci sareste andati? Offrireste il vostro corpo
alla scienza?
Essere utili
alla vita post mortem… non è mica roba da poco!