13 ottobre, 2017

ARTE CHE CURA



Si è svolta stamane 13 0ttobre, presso il complesso monumentale di San Domenico Maggiore, la conferenza sulla teatroterapia e videodramma,  strumenti di "cura" in ambito psicosociale.
 
La tecnica è stata egregiamente illustrata  dai Prof. Massimo Doriani, Gianluca Ficca, Giuseppe Mastrocinque e Marcello Cotugno, non solo a parole,  ma anche attraverso cortometraggi, frutto di un lavoro accurato, teso non tanto a mettere in scena una trama ben precisa, quanto a trasmettere emozioni allo stato puro.
 
Quanto segue, sono le mie personali impressioni da semplice spettatrice, completamente estranea al corso e al mondo  del teatro, ma interessata a capire qualcosa di più sull'argomento.
 
La mia prima impressione è stata un forte coinvolgimento.
 
Ho percepito  le emozioni scaturenti dalle problematiche psicologiche trasmesse dagli attori, sentendomi quasi parte della psiche del personaggio interpretato, riuscendo persino a prevedere il decorso del cortometraggio.
 
Sicuramente più intensa la ricezione di emozioni a me fin troppo note, ma decisamente sorprendenti quelle che ho ricevuto da casi  a me totalmente estranei.
Situazioni che tendiamo in genere a isolare e a catalogare come estreme, pensando che facciano parte di un mondo a noi estraneo e incomprensibile.
E invece, con questa tecnica, si può imparare a comprenderli, senza giudizio.
 
Interessante la domanda con cui il Dott. Doriani ha aperto la conferenza: L'arte cura?
Un sì o un no, non può bastare come risposta, sicuramente più utile una full immersion nell'argomento.
Prendo in prestito le parole di Sheakspeare: "Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti"
 
Complimenti a tutto lo staff, soprattutto agli attori "emergenti".
 
by Annalisa Marino









04 ottobre, 2017

LE NOSTRE ANIME DI NOTTE di Kent Haruf





Trama:

È nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me?
Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto.


Dalle prime pagine è facilmente intuibile che i protagonisti non sono Addie e  Louis. L'indiscussa protagonista è la solitudine che trascina nel libro chiunque l'abbia mai provata.
 
 Un libro scritto in modo estremamente essenziale, senza fronzoli, assolutamente diretto nell'esporre dialoghi ed ambientazioni.
Una proposta "indecente" apre il libro.
(Nel film stavolta Robert Redoford la riceverà).
Due persone sole, estremamente sole, che hanno la stessa esigenza: riempire quel vuoto che crea intorno a loro la solitudine.
Una proposta con un intento diretto e preciso senza falsi corteggiamenti, senza la possibilità di creare illusioni.
 
Il risultato è sconcertante: ne nasce un rapporto con un'intimità profonda, forse proprio perché nato dalla verità nuda e cruda. Perché la verità rende liberi e, forse, anche meno soli.
La verità rende anche forti, al punto da passare senza remore al di sopra del giudizio (sempre pronto) delle persone che si fanno scudo con falsi ed inutili moralismi.
 
Un'intimità che può solo spaventare chi non ha avuto ancora il privilegio di provarla. E per paura si finisce con creare ostacoli a chi si  e ci ama di più. E chi più amiamo diventa il nemico, che combatte con l'unica arma possibile: il ricatto affettivo.
 
Ma l'intimità, quella vera, non conosce limiti e distanze...
 
Seppur scritto in modo veloce le dinamiche di coraggio, intimità e ricatto affettivo vengono esposte in maniera semplice e chiara.
 
“Cos’è che ci siamo detti? Che è impossibile aggiustare le vite degli altri, no? Non puoi aggiustare tutto, non ti pare? disse Louis.
"Ci proviamo sempre. Ma non ci riusciamo”.
 
Un libro che fa riflettere.
 
Buona lettura
 
by Lisa


03 luglio, 2017

NAPOLI INCONTRA IL MONDO



Alla mostra d'oltremare di Napoli, la città estende i suoi confini verso luoghi vicini e lontani e verso culture e sapori diversi.
L'ingresso da Piazzale Tecchio prevede un percorso già stabilito affinché sia proprio Napoli a dare il benvenuto ai visitatori per poter offrire un rapido viaggio dalla città all'Italia stessa e poi via, in una sorta di viaggio spaziotemporale, dove basta un passo o un padiglione diverso per ritrovarsi in un altro luogo del mondo.
Tra storia, danze, cabaret, attrazioni varie e sapori di ogni luogo, il divertimento è assicurato.
Varie possibilità di shopping, ristoranti etnici, lezioni di ballo e spettacoli con stuntman  si ripetono in più settori per consentire a tutti  i visitatori di passeggiare in assoluta libertà senza perdere nulla.
 
Attraverso la danza è facile partire da Napoli....

 
 
... e raggiungere luoghi da mille ed una notte.


 
E lo spettacolo degli stuntman fa vivere dal vivo (e qualche fortunato o coraggioso potrà anche parteciparvi) le emozionanti immagini di inseguimenti d'auto degne dei migliori films.
 
 
Questo e tanto altro vi aspetta a Napoli.
 
Buon divertimento by Lisa

 

28 marzo, 2017

LA BELLA E LA BESTIA






Trama:

Villeneuve è un paesino immerso nella provincia francese, dove la vita scorre lenta e monotona. Belle, figlia di Maurice, un eccentrico artista locale, sogna per sé una vita diversa e conta i giorni che la separano da una fantomatica avventura. Un giorno, dopo essere stato attaccato da un branco di lupi sulla strada del mercato, Maurice trova rifugio in un castello in rovina, non sapendo che quel luogo oscuro e misterioso è in realtà la dimora di una temibile Bestia. Il padrone del castello, su tutte le furie per l'intrusione, rinchiude il malcapitato in una torre gelida e Belle, preoccupata, si mette alla sua ricerca. L'unico modo per liberare il padre è prendere il suo posto: la ragazza finisce ospite forzato di quel luogo maledetto, dove gli abitanti hanno le sembianze di oggetti d'arredo parlanti e il loro padrone è un mostro sgarbato e senza cuore. Ma lei, che è di temperamento forte e coraggioso, non si piega agli ordini che le vengono impartiti e non perde occasione per farsi valere. Solo dopo una disavventura nei boschi e un salvataggio tempestivo, la diffidenza iniziale si dissolve e Belle scorge, sotto la spessa pelliccia e l'aspetto animale, il lato più gentile e generoso della Bestia, scopre di condividere con lui la passione per i libri e fra i due nasce una tenera amicizia. Il candelabro Lumière, l'orologio Tockins, la teiera mrs Brick e tutti gli altri, cominciano a sperare che Belle sia davvero quella giusta, la ragazza che con la forza del suo amore potrà spezzare l'incantesimo.



La storia resta invariata dall'originale film di animazione del 1991, ma si arricchisce di profondità nel descrivere tutti i personaggi.
I messaggi, di cui questa storia è particolarmente ricca, sono evidenziati al massimo.
La vera bellezza che va cercata dentro, la diversità che fa paura, l'importanza della lettura per una mente aperta e, più importante che mai, l'accettazione che passa sempre dalla conoscenza più profonda e che, immancabilmente, si trasforma in amore e predisposizione al cambiamento.
Perché la bestia, quella vera, non vive in un luogo lontano, inaccessibile e spettrale, ma è tra noi, in noi, celata da una parvenza di normalità che facilmente può trarre in inganno chiunque.
Gli effetti speciali non mancano e il musical risulta spettacolare anche per chi la favola l'ha già vista in altre versioni.

Assolutamente da vedere

by Lisa
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